Ora che tacciono i comizi … parliamo noi!

Tace la campagna elettorale (perlomeno quella ufficiale) e allora volevo parlarvi di un fenomeno che, se guardiamo attentamente, ritroviamo in ogni aspetto della nostra vita sociale e lavorativa. Ma cominciamo dalle elezioni: non è + una novità, ma anche stavolta alle nazionali è assolutamente vietato esprimere preferenze: dopo che per anni dare la preferenza era il massimo sintomo di democrazia, adesso è assolutamente vietato! E cosa vuol dire assolutamente vietato? Vuol dire che sono i partiti a decidere chi siederà in parlamento e non noi. Anzi collocandoli nelle prime posizioni della scheda, i partiti possono decidere a priori di far tornare in parlamento proprio coloro che lo hanno occupato da una vita.

Ma cambiamo settore: avete voglia di darvi da fare nel sociale? Be li trovate associazioni sindacati ecc. tutti con i loro bei comportamenti stagni e persone assolutamente inamovibili dai posti di comando che guardano con superiorità alla tua voglia di cambiamento. Cerchi lavoro? Sei bravo e vorresti un lavoro sicuro e non a termine? Impossibile, a loro non importa se sei bravo, a loro interessa poterti ricattare con i lavori a termine e darti il ben servito quando non sei + utile. Vuoi suonare in giro? Partecipare attivamente alla risoluzione di qualche problema? Aprire una nuova attività puntando sul fatto che sei concorrenziale nel libero mercato? Scordatelo, ci sono i cartelli e gli accordi sottbanco. Insomma dappertutto ci sono accordi di spartizione e di gestione del potere e se tu ci stai alle loro condizioni che prevedono qualche briciola x te bene altrimenti sei fuori.

Ma la domanda è? Se tutti fanno così vuol dire che conviene a tutti e non c’è niente di cui scandalizzarsi? No no e no. A rimetterci è lo stato, per la mancanza di innovazione conseguente alla mancata competizione che è il sale del libero mercato;

Ma se a rimetterci è lo Stato siamo noi a dover pagare!