Oscurare la memoria del Vajont

Un ormai celebre webmaster da anni raccoglie materiali, link, testimonianze, ricordi e li pubblica su www.Vajont.org , il sito dedicato alla tragedia del Vajont, dove nell’ottobre del 1963 perirono quasi 2mila persone. Ora quel webmaster, Tiziano Del Farra, ha deciso di auto-oscurare il sito o, meglio, di pubblicare una ordinanza di sequestro del sito, cosa che per un vizio di forma avrebbe potuto evitare.

Nei giorni scorsi, infatti, la Polizia Postale si è recata al suo domicilio per imporre la chiusura del sito a seguito di una querela per diffamazione a mezzo stampa presentata dal sindaco di Longarone. Il provvedimento di sequestro aveva però un vizio di forma e il legale di Del Farra ha prospettato la possibilità di impedirne l’applicazione. Lui, però, deciso a dimostrare l’assoluta innocenza del sito e desideroso di rispettare l’indicazione del magistrato e della polizia, ha deciso comunque di provvedere ad una sospensione delle pagine incriminate.

Accade così che recandosi sulla home page del sito si sia accolti da un annuncio, pubblicato dal webmaster, del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Friuli – Venezia Giulia – Sezione di Udine, in cui si annuncia che il sito web è sottoposto a sequestro preventivo in data 24 settembre 2007. L’auto-sospensione, in realtà, riguarda le sole pagine contestate.
"Ho voluto evitare scandali e situazioni imbarazzanti – racconta Del Farra – In ogni caso siamo pronti a ricorrere anche in Cassazione per tutelare la libertà di espressione garantita dalla nostra Costituzione".

"Sul sito – spiega – abbiamo sempre dato spazio a tutti, anche a chi non ha le nostre idee. Il disastro del Vajont non riguarda soltanto i comuni di Erto e Casso e Longarone, bensì il mondo intero. Per questo era giusto che tutti sapessero della guerra giudiziaria che ci è stata dichiarata".

Il nodo del contendere sono delle pagine dedicate di recente dal sito all’attuale sindaco del comune di Longarone, Pier Luigi de Cesaro, pagine che a suo dire sono, appunto, diffamanti. Nei prossimi giorni, intanto, il Tribunale del riesame valuterà il peso del ricorso effettuato da Del Farra e, dunque, stabilirà se le pagine auto-sospese possano legittimamente tornare ad essere accessibili.

Una risposta a “Oscurare la memoria del Vajont”

  1. Possono sequestrare un sito, ma non la memoria e la storia. Le quali insegnano che quanto successe al Monte Toc, alla diga del Vajont, agli abitanti ed ai luoghi della valle, è stato il frutto della superficialità umana e della sua diabolica speculazione. Nessun’ordinanza di sequestro riusicrà mai a cancellare questa verità.

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