Osoppo: 10 arresti per i rave party sul fiume tagliamento con spaccio


di Tanja Ariis

Organizzavano rave party improvvisati lungo il greto del Tagliamento, soprattutto nella zona di Osoppo. Lì, attraverso i social network come facebook, o il passaparola, veniva dato appuntamento a decine di giovani che di notte raggiungevano il punto prestabilito, una specie di accampamento improvvisato, ben mimetizzato nella vegetazione, dove veniva smerciato ogni tipo di droga. Ma lo spaccio avveniva anche in locali pubblici della pedemontana. Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Tolmezzo a smantellare, con l’operazione denominata ”Sweet and bitter”, una rete di spaccio diffusa che riforniva assuntori della pedemontana, del cividalese e della periferia nord di Udine. A rimanere imbrigliate nella rete dei Cc della Compagnia di Tolmezzo che per mesi hanno monitorato quanto accadeva sono state 28 persone: 3 arrestate ad aprile, 2 arrestate in flagranza di reato il 21 luglio, 8 raggiunte da ordinanza di custodia cautelare in carcere  15 denunciate a piede libero, quasi tutte con un’occupazione. Elevato il numero di assuntori di droghe segnalati alla Prefettura di Udine: ben 60 giovani residenti nella provincia. L’indagine, iniziata a gennaio, prende impulso il 28 aprile scorso con l’arresto, per importazione dalla Slovenia di pasticche di ecstasy destinate allo spaccio sulla piazza pedemontana (tra i comuni di Osoppo, Gemona e Majano), di Angela Marmai, 26 anni, di Gemona, di Daniele De Luca, 21 anni, e Manuel Famà, 23 anni, di Montenars. La parte conclusiva dell’indagine, durata in tutto più di 6 mesi, condotta in tutta la provincia di Udine dal Nucleo operativo della Compagnia di Tolmezzo e coordinata dal procuratore della Repubblica di Tolmezzo, Giancarlo Buonocore, porta all’alba del 21 luglio scorso a 58 perquisizioni locali e personali a carico di altrettanti soggetti. L’operazione ha impegnato oltre 200 carabinieri del Comando provinciale di Udine, ma anche di Gorizia, Pordenone e Trieste, e ha condotto all’esecuzione di 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gabriele Marmai, 30 anni, Andrea Signori, 32 anni, Francesco Conti, 33 anni, tutti di Udine, e di Francesco De Simon, 32 anni, Fabio Fadi, 24 anni, Andrea Fabiani, 22 anni, tutti di Osoppo, e di Davide Maria Venchiarutti, 29 anni, di Tarcento e Carlo Gasparin, 44 anni, di Buja. Sono stati arrestati in flagranza di reato Simone Singer Buttignol e Giovanna Orlandi di Gemona: erano stati trovati in possesso di una piccola serra dove venivano coltivate alcune piantine di marijuana. Dopo l’arresto, convalidato, sono stati rimessi in libertà per il numero non cospicuo di piante. Sono state anche denunciate a piede libero 15 persone, trovate in possesso di stupefacenti, e in un caso anche di due baionette matricolate. Il procuratore Buonocore ha voluto sottolineare anche il rilevante contributo dato dalle stazioni dei Cc non solo e non tanto alla fase conclusiva di esecuzione delle perquisizioni e delle ordinanze di misura cautelare in carcere, quanto nell’individuazione del contesto in cui molti soggetti si muovevano. L’indagine ha visto impiegato un mix di tecniche investigative diffuse, ma tecnicamente qualificate, come pedinamenti a distanza attraverso Gps, intercettazioni telefoniche e ambientali. Ciò accanto ai più tradizionali metodi investigativi, il pedinamento più classico, l’appostamento anche di ore, spesso di notte.