Ovaro: chiude l’unico negozio di alimentari di Liariis

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(t.a. dal MV di oggi)

Il 15 novembre ha chiuso l’ultimo negozio di alimentari della frazione di Liariis. La signora Rina Zarabara che lo gestiva da 37 anni ha appeso un cartello per ringraziare i suoi clienti, ma il ringraziamento più grande glielo vuole rivolgere in realtà il suo paese, perché stoicamente, nonostante i suoi problemi di salute, ha voluto tener duro fino a oggi, ben consapevole dell’importanza di un simile servizio in un piccolo centro di montagna specie per le persone anziane, per cui questo era anche un punto di incontro, per scambiare due parole. In estate anche i turisti venivano a fare la spesa. Tanti i ciclisti che si fermavano a comprare bibite e panini per la bontà dei suoi salumi. D’ora in poi questo servizio mancherà anche per i villeggianti che d’estate raddoppiano la popolazione di Liariis. E pensare che qui 37 anni fa di alimentari ce n’erano ben tre, gli abitanti erano tra i 500 e i 600, mentre ora non arrivano neanche a 200. Dopo la chiusura di questo negozio, che da 20 anni era l’unico di Liariis, nelle 14 frazioni di Ovaro, solo Ovasta ha ancora il suo alimentari (lì c’è anche il bar). Tanti gli aneddoti, i ricordi, la passione che traspare dagli occhi di Rina per un lavoro che ha amato tanto. Lei vendeva dal salame alle lampadine, dai tappeti alle ciabatte. Anni fa, Rina, d’inverno, ogni venerdì faceva decine di chili di baccalà mantecato per i clienti che venivano a prenderlo e lo prenotavano da tutta la vallata. Faceva anche le consegne a domicilio per chi ne avesse bisogno, andava fino a Clavais e tanti in paese la ricordano sempre in movimento per rispondere alle esigenze di tutti, pronta a portare la spesa anche a chi era malato. Oggi i problemi di salute hanno indotto Rina, a 68 anni, alla decisione di chiudere il negozio. L’attività contava su una clientela soprattutto anziana, ma andava avanti, anche se le spese erano tante. A incidere parecchio in questi casi sono, comunque, tasse e burocrazia. «Dovevo pagarmi il commercialista – raccont Rina – come un negozio di città. Almeno togliessero quello».