Palmanova: i volontari della Protezione civile impegnati nell’esercitazione-pulizia dei bastioni


di Monica Del Mondo

Parte oggi “Palmanova 2011”, la grande esercitazione di Protezione civile sulla cinta bastionata della città stellata. L’operazione porterà sulle fortificazioni, questo e il prossimo week end, migliaia di volontari. L’intervento è stato illustrato ieri, nella sede operativa di via Natisone, dal direttore della Protezione Civile Guglielmo Berlasso, dall’assessore regionale Luca Ciriani e dal sindaco Francesco Martines. I numeri. Circa mille volontari provenienti dalle 218 squadre della Regione saranno impegnati in ciascuna delle 4 giornate dell’operazione. L’esercitazione si svolgerà il 12-13 e 19-20 novembre. Si prevede un afflusso di circa 1500-2000 volontari nell’arco dei 2 week-end. Essi lavoreranno dalle 8 alle 14.30, nei 9 settori in cui la cinta bastionata è stata suddivisa, ciascuno dei quali articolato in 5 aree. In ogni zona saranno impegnati circa 20 gruppi di volontari. Obiettivo 1. I gruppi comunali si eserciteranno nella prevenzione del rischio idrogeologico. Addestreranno, fuori alveo, la loro capacità operativa nel taglio della vegetazione ai fini del ripristino dell’efficienza dei corsi d’acqua regionali.  Come spiegato dal direttore Berlasso, spesso è proprio la presenza di vegetazione nei corsi d’acqua la principale causa di allagamenti ed esondazioni. Palmanova offre un laboratorio ideale perché permette di vedere all’opera tanti volontari in contemporanea, di verificare il loro livello di preparazione, di programmare ulteriori occasioni formative. Operare in questi contesti infatti richiede determinate procedure, appropriati dispositivi di protezione individuale, specifici mezzi e strumentazioni. Obiettivo due. L’esercitazione consentirà la salvaguardia del patrimonio architettonico e culturale rappresentato dalla città di Palmanova. Renderà inoltre possibile una valutazione degli interventi necessari per il recupero delle zone più degradate e per la loro manutenzione anche ai fini del riconoscimento Unesco, «un obiettivo – ha detto il sindaco – che sarebbe un successo per l’intera Regione». Martines ha ringraziato, a nome dell’intera comunità, l’assessore Ciriani, la Protezione civile, i volontari e tutti gli enti coinvolti. «Questa è un’esercitazione di protezione civile, ma è anche un investimento per la città». I costi. La Regione ha stanziato per quest’operazione 190 mila euro, necessari a coprire i costi dell’esercitazione, delle operazioni di messa in sicurezza della cinta muraria (con il posizionamento di reti protettive), dell’utilizzo di attrezzature particolari e dell’impiego di ditte specializzate. Gli enti coinvolti. L’intera operazione è coordinata e realizzata dalla Protezione civile regionale che opererà direttamente nelle aree più esterne. L’intervento di taglio della vegetazione sulla cinta muraria sarà garantito invece dal Servizio regionale gestione territorio. Sui lavori, proprio per garantirne la correttezza ai fini della tutela del patrimonio architettonico, vigileranno Genio Civile e Soprintendenza. Sul tratto della cinta bastionata di pertinenza del Museo militare interverranno, in accordo con la Brigata Pozzuolo, gli uomini del Genio di Udine. La preparazione dei pasti per i volontari è affidata alla sezione Ana di Palmanova.