Paluzza: La Secab e le nuove cabine “green” a ridotto impatto ambientale

di Gino Grillo.
Ha suscitato reazioni preoccupate tra la popolazione l’avvio dei lavori per la costruzione di alcune cabine di derivazione lungo la linea dell’elettrodotto interrato che dal Fontanon porta alla centrale di Enfretors. Le osservazioni presentate da alcuni abitanti del Comune alla cooperativa Secab invitandola a un maggiore rispetto dell’ambiente vedono la cooperativa dell’alt But rispondere illustrando il piano dei lavori previsti. Secab fa sapere di aver dato a un professionista, l’architetto Federico Mentil, l’incarico di edificare le infrastrutture mitigandone l’impatto ambientale e aggiunge che il progetto presentato ha superato con successo l’esame della Soprintendenza ai beni paesaggistici della Regione. Anzi, il progetto è stato definito degno di essere preso quale esempio di progettazione e di esecuzione per lavori simili dalla Commissione regionale del paesaggio. Per fare chiarezza sui lavori in corso, senza voler sollevare asti, ma con l’intento di informare una volta in più la popolazione, l’architetto Mentil spiega la filosofia adottata nel suo progetto. «Nulla è eterno e qualsiasi costruzione crea un impatto, l’importante è inserirlo nel contesto in cui si trova». Mentil pone il punto che anche la cabina nascosta alla vista di chi transita sulla statale in località Moscardo, «se viene vista da un’altra angolazione, la si nota». Importante quindi dare alle nuove costruzioni un senso di naturalezza e di bellezza in modo da renderle gradevoli alla vista, e magari anche utili per altre esigenze. Nel momento in cui la Secab – spiega Mentil – ha deciso di interrare, quattro anni or sono, l’elettrodotto del Fontanon, ha smantellato la vecchia linea aerea che impediva la crescita di piante nei pressi dei cavi aerei, eliminando così una infrastruttura necessaria ma che, per le conoscenze tecniche al momento della sua costruzione, creava un notevole impatto ambientale. Ora le nuove costruzioni saranno inserite in un contesto più naturale, «ma occorrerà dare alla natura un po’ di tempo per “assorbirle”». Le sei cabine, di cui una nel Moscardo già eretta, avranno tutte una multifunzionalità. La cabina Borgo sarà circondata da alberi di sorbo dell’uccellatore e sarà mimetizzata in maniera da poter da lì osservare la fauna locale, praticando pure bird watching con terrazza con vista sul monte Pizzo dei Camosci. La cabina a Moscardo sarà completata con una terrazza e fungerà pure da palestra di roccia. Una parte servirà allo stoccaggio dei residui della vicina cava di marmo. A Cleulis la cabina sostituirà un vecchio rudere nei pressi della latteria diventando un punto di sosta con sedili in legno di larice per chi attende il passaggio degli autobus con un giardinetto nei dintorni. A Casali Siega la cabina fungerà da punto di osservazione della flora della palude del “fischiosauro”, con area picnic e fontana. A Timau centro, la zona servizi sarà interrata, mentre la parte che emerge isolerà dai rumori del traffico e permetterà la vista sui monti circostanti e fungerà da luogo di partenza per escursioni sui sentieri montani. Quella di Pauarn avrà una terrazza panoramica e sarà abbellita da panchine per la sosta e da una fontanella con segnaletica per gli escursionisti.