Paluzza: pendenze mozzafiato giù dal Pizzo Collina

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La parete del Pizzo Collina (a 2.689 metri di altitudine) si è trasformata per un giorno nella pista dei maestri della Scuola sci Carnia. Si tratta di una sciata lungo una parete molto impegnativa con pendenze oltre i 45 gradi; nota per il suo panorama mozzafiato, essa costituisce lo scenario più bello per lo sci ripido delle Alpi Carniche. A distanza di oltre 30 anni dalla prima discesa dei maestri Luciano De Crignis e Gianni De Infanti, il noto team freeride, composto da Ivan e Cristian De Crignis (direttore e presidente della Scuola Sci Carnia) e dai soci Romeo e Manuel De Crignis, Gianni, Erik e Riccardo De Infanti, Roberto Da Pozzo e Fabio Casanova, dopo mesi di preparazione, ha preso parte a una vera e propria avventura. Oltre che a diventare una discesa unica nel suo genere per una scuola di sci, a rendere ancor più difficile ed impegnativo il compito degli sciatori, che devono raggiungere un affiatamento quasi perfetto, vi è stato il forte vento in quota e la neve tutt’altro che primaverile. Giunti al passo di Monte Croce Carnico, dopo aver affrontato una picchiata di 1.300 metri di dislivello con curve mozzafiato, il team ha potuto finalmente iscrivere il proprio nome tra gli sciatori che possono vantare una simile impresa. Oltre che a essere una grande soddisfazione personale, afferma Gianni De Infanti, la nostra scuola vuole proporre un’alternativa alle classiche lezioni di sci con delle uscite accompagnando i nostri ospiti a scoprire le discese più belle delle Alpi Carniche. Al di là delle difficoltà dal punto di vista sciistico, il nome del Pizzo Collina evoca anche accadimenti storici. Durante la Grande guerra, infatti, per gli austraci fu un vero incubo perché dalla cima e dall’adiacente forcelletta gli alpini del “Val Pellice” tenevano costantemente sotto tiro i movimenti sul sottostante ghiacciaio dell’Eiskar, luogo di transito obbligato per le postazioni austriache del Gabeli.