Paluzza: riscossione crediti Carniacque, protesta del Comitato Acqualibera

di Gino Grillo.

Proteste del comitato Acqualibera per le richieste di canoni per l’erogazione dell’acqua da parte di Alpicom srl per il recupero crediti per conto di Carniacque. «Le missive sono recapitate con lettera normale e non con raccomandata, quindi non c’è la ricevuta che attesti l’ avvenuta consegna al destinatario»: un fatto che, per il comitato, rende incerto e contestabile il termine per la riscossione del presunto credito, fissato in 7 giorni dal ricevimento, pena il recupero giudiziario. «Né sono indicati il numero della fattura e altri estremi che possano dare all’utente la possibilità di identificare il documento ritenuto insoluto – osserva il Comitato –. Carniacque tempo fa dichiarava di volere venire incontro alle esigenze della popolazione per migliorare il rapporto con gli utenti, cosa che non è, invece, avvenuta». Il comitato rammenta la vicenda della non potabilità dell’acqua per 15 giorni consecutivi, «mentre nello stesso periodo a Cercivento non si è verificato alcun problema». Non sarebbero stati concessi neppure, secondo il Comitato, i benefici dovuti ai possessori della “carta famiglia”: «anche le famiglie monoreddito con più figli hanno pagato interamente la bolletta». Contestata anche la tempistica della richiesta di Carniacque: «Le pratiche di recupero credito sono state recapitate in buona parte durante il periodo natalizio». Meglio sarebbe stato, secondo il Comitato, inviare i solleciti di pagamento in un altro periodo. «Visti i costi di gestione della struttura, Carniacque – conclude Acqualibera – invece di rivalersi sui cittadini “entro e non oltre” 7 giorni può ancora recedere dal contratto con l’Ato e ridare la gestione del sistema idrico ai Comuni».