Peresson: detrazioni agli studenti Carnici come agli altri!

Detrazioni sulle spese degli alloggi universitari anche per gli studenti carnici. Questa la richiesta che il consigliere provinciale della Sinistra Arcobaleno, Massimo Peresson, avanza nei confronti di Provincia, Regione ed Università di Udine, denunciando una disparità di trattamento territoriale che non guarda alla mera lontananza chilometrica dei così detti "fuori sede" ma si basa solo su criteri di residenza provinciale. La legge non permette la detrazione delle spese di alloggio alle famiglie degli studenti carnici che frequentano le facoltà udinesi, mentre la cosa è altresì concessa alle famiglie di ragazzi delle province di Trieste, Pordenone, Gorizia o di quanti abitino fuori regione. Questo perché le norme in vigore – illustra Peresson – permettono alle famiglie con figli studenti, a carico, di detrarre un importo massimo di 2633 euro per spese di alloggio purché il luogo di residenza disti 100 chilometri ed il comune e la provincia siano diversi da quello della sede universitaria». Peresson spiega poi di aver cercato di capire perchè il legislatore abbia messo questi paletti ma dice "non ho trovato altra sensata risposta al di fuori che, nel logico pensiero di chi ha legiferato, sia stato dato per scontato un dimensionamento della provincia tale che negli anni 2000 abbia dei trasporti in grado di permettere anche agli abitanti dei paesi più periferici di giungere in tempo alle lezioni". Concetto questo smentito quotidianamente dagli interminabili tempi di percorrenza ai quali sono abituati coloro che dai paesini di montagna si spostano verso il capoluogo udinese. «Trovo ingiuste queste differenze sostanziali di trattamento – denuncia il consigliere provinciale – provocate probabilmente dalla scarsa conoscenza di un territorio come il nostro, particolarmente disomogeneo e di una provincia, quella di Udine, di grande estensione. Ho più volte sottolineato anche in maniera provocatoria come il trasporto pubblico friulano sia turisticamente, scolasticamente e socialmente inadeguato. Nel frattempo si trovino delle contromisure, chiedo che Provincia e Regione si adoperino affinché la legge venga adeguatamente modificata e sono certo anche che questo problema stia senz’altro a cuore al nuovo magnifico rettore Compagno, anche lei carnica».

Mi permetto di segnalare a Massimo anche la possibilità di allestire a Tolmezzo delle aule "virtuali" con collegamento video-informatico per poter seguire le lezioni a distanza. Non risolve del tutto il problema, ma potrebbe essere la chiave di volta per poi trasferire alcuni corsi di laurea a Tolmezzo.