Pignarûl. Storie di uomini e del fuoco epifanico

Nell’era di Internet, della conoscenza e della globalizzazione, in un mondo che pare sempre più piccolo, resiste e si rinnova la tradizione del fuoco d’inverno, dei falò epifanici. Proprio in concomitanza dell’Epifania 2006, la Biblioteca dell’Immagine distribuirà il volume “Pignarûl. Storie di uomini e del fuoco epifanico” della giornalista friulana Paola Treppo.
Il libro unisce le tante testimonianze raccolte dall’autrice tra gli abitanti della conca di Tarcento, Magnano e Lusevera – la zona del Friuli in cui la tradizione dei pignarûi è più forte e radicata -, testimonianze di persone che da normali impiegati, baristi, imprenditori, contadini si trasformano, all’arrivo dell’inverno, in pignarulârs e raccolgono, assieme al vecchio Venerando, la speranza di quanti affidano la propria sorte alle lingue di fuoco e al significato della direzione assunta dal fumo della pira infuocata. <br />
Paola Treppo, attraverso i ricordi e le parole (tutte le espressioni dirette, anche gergali, sono mantenute intatte) di chi costruisce i pignarûi, racconta la storia di uomini e donne semplici e veri, eredi di una tradizione che si perde nei secoli, protagonisti in carne e ossa, oggi, di riti ancestrali, solo apparentemente uguali. Perché la ricerca svela che, in realtà, ogni gruppo di persone realizza pire diverse: cambiano i modi di incastellare lo scheletro dei falò, cambia il tipo di legno utilizzato, diversi sono i pasti consumati durante i giorni precedenti l’Epifania come pure le tecniche di accensione, i canti e le danze di accompagnamento. Si scoprono allora, inaspettatamente, originali universi umani, storie da favola, realtà uniche che concorrono, nella loro peculiarità, a creare quel grande spettacolo che è l’Epifania di Tarcento, un crogiuolo di culture, lingue, persone diverse.
Ne traspare un’idea di uomo che è attore protagonista della natura, col suo lavoro che dura settimane, ma brucia poi in poche ore, cosicché che il nuovo anno e il futuro non possano che essere benevoli
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