Pordenone: Bortolotti reintegrato sindaco di Azzano e subito se la prende con i comitati


M. Mi. dal MV di oggi

Enzo Bortolotti può accomodarsi nuovamente sulla poltrona di sindaco. Anzi, poteva farlo già il 12 agosto, quando – ma nessuno ancora lo sapeva – la Cassazione ha accolto il ricorso e di fatto annullato la decisione della Corte d’appello. Il processo è quello innescato dal famoso ricorso di Bortolotti contro la multa affibbiatagli dai vigili di Azzano Decimo. Con l’ordinanza della Cassazione decade la sospensione dalla carica di primo cittadino. Il nastro si avvolge e si torna alla sentenza di primo grado del tribunale di Pordenone, quella che ha condannato Bortolotti. La Cassazione «accoglie il ricorso nei limiti di cui in motivazione – recita l’ordinanza –, cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese, alla Corte d’appello di Trieste in diversa composizione»  La Corte triestina aveva decretato l’estinzione del processo per un vizio di forma (la mancata notifica a tutte le parti ricorrenti) ma la Cassazione sostiene che «i giudici hanno nella specie erroneamente ritenuto, in primo luogo, che l’onere di provvedere alla ordinata integrazione del contraddittorio grava soltanto sulla “parte più diligente” e deve essere da questa assolto mediante la notificazione di “tutti” i ricorsi in appello – anziché su ciascuno degli appellanti mediante la notificazione del proprio ricorso in appello – e, in secondo luogo, che, in difetto si determina l’estinzione dell’intero processo – anziché l’inammissibilità delle sole impugnazioni i proponenti delle quali non abbiano assolto detto onere». Dopo due anni, quindi, riparte il secondo grado, ma intanto «l’ordinanza rende automatico il reintegro di Bortolotti nel ruolo di sindaco» spiega l’avvocato Francesco Volpe, difensore del primo cittadino. «Sono pronto a tornare al mio posto senza fare rivoluzioni, anche se qualche segnale va dato. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e andrò fino in fondo: voglio dimostrare che anche un sindaco può ricorrere contro un verbale come un qualunque cittadino. La Cassazione conferma c’è un’escamotage delle opposizioni per farmi fuori e i cittadini hanno modo di capirlo». Quanto al ritorno in municipio «non tollererò i comportamenti di certi comitati che in realtà vogliono costituirsi come formazioni politiche».