Pordenone: truffavano gli anziani simulando finti incidenti


Sono stati arrestati dai carabinieri madre e figlio, originari della Sicilia, dopo una complessa indagine e dopo essere stati ricercati da sei procure. Le vittime erano tutte anziane, di un età compresa da 75 a oltre 90 anni, i due giravano su un utilitaria e lanciavano sassi contro la carrozzeria per simulare il rumore dell’ impatto.

La madre, Michela Casella  di 42 anni e il figlio, Angelo Boscarino di 20 anni erano entrambi già segnalati alle Procure di Torino, Alessandria, Cuneo, Vercelli e Pavia; i reati che hanno permesso la loro custodia cautelare in carcere (la semplice truffa non prevede l’arresto) sono quelli di rapina aggravata e lesioni personali aggravate. L’indagine è partita a fine luglio 2008 dopo la denuncia di un anziano di 93 anni. Il modus operandi era il seguente: dopo aver simulato l’incidente i due lanciavano un sasso sul paraurti o sul fianco della vettura e infine chiedevano di risolvere la questione senza dover ricorrere all’assicurazione. Se la vittima si opponeva minacciavano di chiamare polizia e carabinieri paventando la prevedibile decurtazione di punti dalla patente. L’ anziano di Casarsa al volante della propria auto dopo aver accettato di liquidare subito il danno viene rapinato di tutto il contante che aveva, 7 mila euro che i truffatori gli ha strappato di mano per poi scappare.

Che la coppia non si fosse allontanata più di tanto e che, anzi, stesse battendo l’intero Pordenonese, gli inquirenti lo accertarono dopo poche settimane, quando un episodio simile si verificò a Cordovado, seguìto da truffe e furti in casa commessi a Clauzetto. Il cerchio si è stretto ieri mattina: identificati anche grazie a segnalazioni simili giunte da altri comandi di carabinieri di Piemonte e Lombardia, madre e figlio sono stati localizzati a Torino e, quindi, arrestati.