Porpetto: percorso della Tav nella Bassa Friulana è ancora da decidere

di Francesca Artico

Il percorso della Tav nella Bassa Friulana è ancora da definire: non appena ciò avverrà, cioè dopo che la procedura per le grandi opere porterà nelle sedi istituzionali competenti il progetto, la Regione coinvolgerà i Comuni interessati e procederà con le consultazioni affinchè questa possa essere condivisa da amministratori e popolazione. Intanto adesso occorre presentare all’Unione europea un tracciato preliminare per ottenere i finanziamenti della progettazione vera
Lo ha ribadito l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici, Riccardo Riccardi, nel corso del confronto organizzato dai comitati No Tav, venerdì sera a Porpetto, presenti oltre duecento persone, al quale partecipava anche l’europarlamentare del Pd, Debora Serrachiani. Nel corso dell’incontro entrambi hanno affermato con decisione che l’opera ha come obiettivo di togliere il Friuli Venezia Giulia dalla marginalità, essendo compresa nei progetti di direttrici trasportistiche 6 della Comunità Europea, Corridoio 5, Lisbona- Kiev.<br />
Se Riccardi ha sostenuto che si tratta di un’infrastruttura definita di carattere prioritario dall’Unione Europea, la Serrachiani ha confermato anche che questa deve essere fatta nel rispetto del territorio. Secondo gli esponenti dei vari comitati No Tav (da Trieste a Latisana, ma anche della Carnia) però, i due esponenti politici, non avrebbero risposto alle loro domande, ovvero: “Cos’è oggi, dal punto di vista progettuale la tratta Av/Ac del Corridoio 5 Venezia- Trieste? A cosa serve? Quanto costa? Quando verrà fatta?”, perciò, come hanno ribadito e due portavoce dei No Tav, Giancarlo Pastorutti, e Paolo De Toni, «andremo a discutere in Europa, a Bruxelles, con cui ora abbiamo aperto una corsia preferenziale».
Sono stati mostrati alcuni filmati audio- video, su incontri, consigli comunali e audizione europea, facendo ascoltare anche il geologo di Rfi, Comin (minaccia querele su chi lo cita), che affermava che la Av/Ac non avrebbe più senso per mancanza di passeggeri, mentre la vera criticità è il porto di Trieste che non genera traffici verso est, sostenendo che questa sarà un’opera che forse vedrà la luce tra 70-80 anni, in quanto non ci sono i soldi per realizzarla e non si sa neppure se servirà.
Riccardi ha affermato che i costi benefici potranno essere delineati solamente quando sarà espletata la procedura di Vas, che non è ancora stata avviata, ma i rappresentanti dei vari comitati hanno ribadito il loro nò ad un’opera impattante per il territorio, mentre l’ex sindaco di Porpetto, Cecilia Schiff, ricordando tutte le sua battaglie contro la Tav, ha messo in guardia tutti dal realizzare l’opera.

 

Una risposta a “Porpetto: percorso della Tav nella Bassa Friulana è ancora da decidere”

  1. TAV
    Si continua a devastare il territorio in nome del progresso e della ricchezza futura (sempre da dimostrare) !
    Per quanto riguarda il tracciato ferroviario tra Venezia e Trieste penso che una volta toccato l'aereoporto di Venezia dovrebbe essere affiancato all'autostrada A4 sino a S.Giorgio di Nogaro e poi procedere il più vicino possibile alla vecchia ferrovia sino a Ronchi.
    Dovrebbe cioè interessare le zone già toccate da altre infrastrutture e non invadere gli ultimi lembi di terreni agricoli che ancora rimangono.
    Bisogna anche tenere sempre presente che questa nuova linea ferroviaria verrà costruita tutta su viadotti sopraelevati (vedi la Milano-Bologna) !!!
    Mi continuo a chiedere:
    – Siamo sicuri che l'attuale modello di sviluppo economico basato sull'aumento costante dei consumi permanga a lungo ?
    – Per togliere traffico merci dalle strade non bastava rafforzare la vecchia linea ferroviaria ? (le merci non hanno bisogno di viaggiare a 200 Km/ora)
    – E si farebbe tutto questo per far viaggiare dei passeggeri che potrebbero andare in aereo ?

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