Proposta di legge x il Friulano a scuola

La Commissione per gli obiettivi didattici dell’Arlef terrà oggi, alle 11.30, nella sede della Regione in via San Francesco a Udine per la presentazione della sua proposta di legge per l’insegnamento della lingua friulana.
La Commissione per gli obiettivi didattici è stata istituita dall’Olf nel 2003 allo scopo di preparare i programmi didattici per l’insegnamento del friulano nelle scuole e per predisporre una normativa per dare attuazione sistematica e completa all’art. 4 della legge 482/99. Subentrato l’Arlef, la Cod diventa una sua commissione specifica per l’ambito scolastico.
Nel giugno del 2004 la Cod presenta all’assessore Antonaz e alle scuole il testo delle Indicazions pe programazion didatiche curiculâr daûr de leç 482/99 – Indicazioni per la programmazione didattico-curricolare secondo la legge 482/99. Nel luglio del 2005 invia alla giunta regionale e ai consiglieri un documento in cui denuncia il grave stato di precarietà e di insufficienza applicativa della legge 482/99 nelle scuole e chiede un intervento legislativo.<br />
La Cod quindi viene incaricata dal presidente del Consiglio Alessandro Tesini nel settembre del 2005 di preparare una proposta normativa per dare esito alla legge 482 nei termini da essa auspicati.
La Cod, considerato che la normativa indicata nella sua proposta costituisce il minimo necessario per realizzare una tutela scolastica del friulano, e considerato che essa è stata individuata dalla più qualificata combinazione di competenze in materia scolastica e linguistica friulana, ritiene opportuno che essa venga accolta nella sua integrità (fatti salvi gli adattamenti formali) nella proposta di revisione della legge 15 della commissione istituita allo scopo dall’assessore Antonaz, come suo titolo interno specifico.
«Se il friulano non verrà insegnato coi metodi didattici di una qualsiasi lingua, per il numero di ore sufficienti a raggiungere gli obiettivi indicati dalla legge, si dovrà constatare semplicemente l’evasione della legge di tutela ed il suo fallimento», spiegano i componenti della commissione.
La proposta di legge prevede una formazione di insegnanti specialisti, che insegnano il friulano in compresenza con insegnanti di italiano e/o lingue straniere e specializzati, che insegnano, per una parte delle loro lezioni (1/3 del totale nell’arco di un anno scolastico, per ogni lingua) le varie materie, usando diverse lingue, compreso il friulano.