Reana del Rojale: nuovi corsi di formazione, così l’arte dello scus è fonte di reddito


di Mariarosa Rigotti

Avrà durata annuale il prossimo corso utile per imparare la lavorazione dello scus, la brattea del granoturco che, per secoli, ha contribuito a sostenere le famiglie del Rojale. Un'intenzione che arriva dalla Pro loco che ha promosso questo progetto con il sostegno dell'amministrazione comunale, tirando le somme del primo ciclo di lezioni, che ha contato 43 iscritti, volto appunto, a formare nuove leve in grado di destreggiarsi in questo lavoro artigianale in una prospettiva anche occupazionale. A salire in "cattedra" alcune signore del paese, custodi di una manualità tecnica dimenticata dalle nuove generazioni. Un primo corso, dunque, che ha dato dei risultati più che soddisfacenti e proprio, oggi, sabato, ci sarà la festa di fine corso a Cortale, in un locale con un nome appropriato all'occasione: "Al scus". Nell'occasione saranno anche esposti i manufatti realizzati durante il corso. Lavori, stando a quanto riferito dalla Pro loco, in quanto a qualità, hanno superato le aspettative. Volontà di un recupero delle tradizioni per i giovani del Rojale, ma non solo; infatti, come riferisce il presidente della Pro loco Bruno Tonello, «17 allieve arrivano da altri comuni e cinque partecipanti fanno parte dell'associazione Insieme si può, pensando a una collaborazione futura. Siamo consapevoli che l'iniziativa è valida e intendiamo divulgare quest'arte anche fuori dal nostro territorio. Rilanciare questo prodotto con tutto quanto vi si può collegare è il nostro obiettivo». Tonello ha anche alcuni ringraziamenti per «l'amministrazione comunale e la CrediFriuli, e ovviamente alle maestre cartocciate: Diana, Alida, Onelia, Graziella, Wilma e Fides" e pure a tutte le aspiranti per l'assidua partecipazione».