Regione: Al Rototom fondi ridotti da 100 a 40 mila euro


Finanziamenti per 8,3 milioni di euro a 118 associazioni culturali del Friuli Venezia Giulia. La giunta regionale ha dato l’ok ai contributi giovedí scorso, definendo gli importi che saranno assegnati a ciascuna associazione. Tre le fasce: fino a 70 mila euro, tra i 70 e i 99 mila, oltre i cento mila euro. Inizialmente, erano 76 le associazioni già definite idonee, hanno fatto seguito 65 nuove richieste, di queste 31 sono state autorizzate dalla Regione a ottenere il finanziamento.

Ridotti i fondi alle associazioni vicine alla sinistra, attenzione invece per gli enti di area centro-destra. Il Rototom di Osoppo, per esempio, che l’anno scorso ebbe piú di 100 mila euro riceverà 40 mila euro. Per quanto riguarda le grande manifestazioni culturali regionali, invece, la giunta ha assegnato a Pordenonelegge 155 mila euro; non ci sono iniziative come Vicino/Lontano di Udine, che ha un capitolo a parte e che comunque subirà un taglio già annunciato del 5 per cento, e Friuli Doc, che sarà finanziata dal settore turismo.

Ma le polemiche a fine anno avevano riguardato il declassamento di alcune associazioni. Dalla delibera di giunta si evince che l’Anpi (associazione partigiani), pur mantenendo il secondo livello, riceverà 70 mila euro; meno entrate all’Ires con 66 mila euro; l’I stituto friulano per la storia del movimento di liberazione avrà l’i mporto minimo previsto dalla massima fascia: 100 mila euro.

Nella lunga notte in cui il consiglio regionale ha varato la finanziaria, in dicembre, altre 15 associazioni sono state “ promosse” senza dover passare tutto l’iter burocratico degli uffici. Ci sono anche quelle che non avevano presentato la domanda: il teatro comunale di Palmanova, l’associazione Terzo teatro di Gorizia, Il Comitato per il carnevale e il palio di Trieste, la Pro loco di Monfalcone per il carnevale, l’Orchestra civica Fiati di Gorizia, l’associazione Inoltre di Trieste, la Pro Latisana scuola di musica, il circolo culturale l’Antica quercia di Campoformido, l’ associazione Eureka, Ad Undecimum di San Giorgio di Nogaro, l’a ssociazione Carlo Cattaneo; e ci sono quelle ammesse senza aver ottenuto l’idoneità: l’associazione La Melarancia, l’istituto musicale Guido Alberto Fano, l’associazione Novecento, il Circolo Il colle di San Daniele.


«Spetta al consiglio regionale decidere il riconoscimento o meno degli organismi culturali di interesse regionale, attribuendo a ciascuno di essi una classificazione in una delle tre categorie contributive. Alla giunta regionale spetta il compito di definire solo successivamente i singoli importi contributivi, anche sulla scorta della istruttoria effettuata sulle singole domande pervenute annualmente», precisa l’assessore all’Istruzione, alla formazione e alla cultura Roberto Molinaro.

Ma dal prossimo anno la procedura di assegnazione sarà modificata. L’assessore Molinaro, infatti, anticipa: «È una linea contributiva che intendiamo superare nel medio periodo sia con un’azione di ulteriore decentramento delle competenze alle Province, sia con una diversa procedura di selezione dei progetti di interesse regionale, che devono essere orientati alla pluriennalità e alla qualità. Per adesso, applichiamo le norme che ci sono anche se non sempre sono eque».

Dal prossimo anno, dunque, i finanziamenti piú contenuti potrebbero essere erogati dalle Province, mentre per gli importi piú consistenti sarà aperto un bando regionale. Ma le procedure e le modalità saranno definite dall’amministrazione regionale nei prossimi mesi.

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