Renzo Tondo: finaziaria 2010 di rigore con lo stop agli sprechi e alle spese non obbligatorie


Con il post pubblicato oggi sul suo blog, il Presidente Tondo mette nero su bianco il fatto che ora ci siamo; nonostante qualcuno continui a sbandierare riprese dietro l’angolo è dalla finanziaria 2010 che la crisi morderà e si farà sentire come non mai anche da noi. Dice il Presidente: "La finanziaria del 2010 sarà per la nostra regione una finanziaria di rigore: basti pensare che si prevedono 400 milioni di euro di minori entrate dal gettito fiscale (circa il 10 per cento in meno dell’ anno scorso), oltre al fatto che quest’ anno l’avanzo di amministrazione, che l’anno scorso era di 585 milioni sarà praticamente inesistente. Da queste cifre si capisce come la finanziaria di rigore dovrà coniugarsi con una profonda riforma del sistema che farà leva sul mettere fine agli sprechi e alle spese non obbligatorie. Si apre una fasi difficile che affronteremo (affronterò) con il dovuto senso di responsabilità necessario in momenti come questo. "

Oltre alle cifre snocciolate dal Presidente permane anche un certo alone di mistero e di dubbio sul comportamento che terrà il Governo nel trasferimento delle risorse dovute agli Enti locali, nonostante si tratti di un Governo "politicamente amico" alla nostra Regione.

Ma sarà proprio "sugli sprechi e spese non obbligatorie" che si abbatterà il costo della crisi; Renzo Tondo le cose non le manda mai a dire e lui non ha mai nascosto quali siano a suo parere i settori "non necessari". Quindi ho paura che si apriranno tempi bui per i finanziamenti relativi alla tutela delle Lingua minoritarie, per i piccoli Comuni (che pagherebbero colpe non loro) e per la Cultura in generale.

Anche da noi la crisi generata da un mancato controllo da parte degli enti preposti sul mondo della finanza, cadrà su chi per integrità morale, principi culturali e identità  valoriale, non si sarebbe mai sognato di compiere crimini del genere. Mai come oggi la crisi Globale si abbatte sul Locale .

Una risposta a “Renzo Tondo: finaziaria 2010 di rigore con lo stop agli sprechi e alle spese non obbligatorie”

  1. Aggiornamento del 30/09/09

    Assessori in “analisi” per stabilire le proposte di tagli ai propri referati in vista di una manovra finanziaria di “lacrime e sangue” che richiede una riduzione media di spesa del 15% per ogni settore. Il che significa che alcuni non saranno toccati, mentre altri dovranno abbassare le richieste anche del 30-40%.

    I dati sono presto fatti. Eccoli: dunque, la Regione avrà minori risorse per 780 milioni (sarebbero stati 980 se lo stato non avesse garantiti i 200 milioni per i crediti Irpef vantati dal Fvg). Il bilancio 2009 ha chiuso a oltre 5 miliardi. Quindi il 15-16% delle spese dovranno essere necessariamente tagliate. E ancora: le spese per la sola Sanità (escluse quelle per il sociale) sono state di 2 miliardi e 300 milioni. Ma la Sanità – è stato ribadito a più riprese in questi ultimi giorni – è blindata perché non si possono toccare – sono ancora le parole dei vertici della Regione – gli standard di qualità ed efficienza. Ecco allora che i “tagli” interesseranno il rimanente del bilancio. Per questo molti assessorati dovranno rinunciare ben oltre al 15%. Qualcuno – spiega il capogruppo del Pdl, Daniele Galasso – potrebbe dover tagliare dal 30 al 40% della somma attribuitagli lo scorso anno.

    E di questo si è parlato ieri in un vertice del Pdl convocato a Trieste durante la pausa dei lavori consigliari. Il primo dato è che il centrodestra metterà a bilancio tra le entrate gli altri 200 milioni di Irpef che lo Stato ancora ci deve. Il dato conclusivo è quello ineccepibile e che ha riconfermato tutte le preoccupazioni espresse sia dal presidente Tondo, sia dall’assessore al Bilancio, Savino: nel mirino dei tagli – sostiene la maggioranza – finiranno soprattutto Sport, Cultura e Turismo. E a ruota arrivano Formazione, Protezione civile ma anche Agricoltura. Ma ce ne sarà un po’ per tutti, eccezion fatta – come si diceva – per Sanità, Welfare e Trasporti. La rincorsa al pareggio di bilancio è cominciata, giacchè la coperta si è fatta corta.

    La prima ricognizione tra gli assessori sarà effettuata quest’oggi, in occasione della consueta riunione dell’esecutivo. Per ora tutti chiedono tempo, vogliono capire, assicurano che studieranno la situazione coi rispettivi dirigenti, preannunciano che formuleranno le loro proposte. E, soprattutto, non dicono che sarà difficile arretrare rispetto ai fondi del 2009. Sulla carta, i più blindati sono Kosic (Sanità), e Riccardi (Trasporti). Tutti gli altri assessori chiedono tempo. Violino (Agricoltura) fa voti di ottimismo («Spero non si tagli sui settori produttivi»). De Anna (Sport e Lavori pubblici), ieri a Roma, farà un ceck coi i suoi dirigenti. La Savino (Bilancio) parla di necessità di una serena «discussione politica». Garlatti (Personale) si riserva di effettuare una ricognizione con il suo staff. E anche Ciriani (Attività produttive e Turismo) ritiene che sia presto per fare previsioni e accampare ipotesi sui tagli da effettuare

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