Resia: esce “Rajbät”, il tesoro della sua lingua affidato ai bambini

di Alessandro Cesare.

Si sa, una lingua, per poter sopravvivere, deve essere insegnata. Anche quando la famiglia non è in grado di farlo, ci devono essere degli strumenti per facilitarne l’apprendimento. A Resia, piccola comunità del Canal del Ferro, da anni si sta combattendo per garantire la sopravvivenza del resiano, lingua del ceppo slavo che a un primo ascolto ha molte assonanze con il russo. Un dizionario illustrato. Proprio per agevolarne l’insegnamento ai bambini, l’amministrazione comunale di Resia ha sfruttato un finanziamento legato alla legge regionale 26 del 2007 per realizzare il primo Dizionario illustrato di resiano dedicato alle nuove generazioni. L’opera, chiamata Rajbät, sarà presentata domani, alle 17, nella sala del Consiglio provinciale di Udine, a palazzo Belgrado. Il resiano e le sue varianti. Il dizionario è formato da una serie di carte da gioco plastificate che rappresentano, grazie a disegni elaborati dai bambini delle scuole di Resia e dai partecipanti al Centro estivo 2011, diversi elementi naturali e antropici. In ogni carta, curata graficamente dall’illustratrice Luisa Tomasetig di Cividale, quello che è raffigurato con il disegno, è anche riprodotto in lingua italiana, nello standard del resiano e nelle sue diverse varianti, corrispondenti alle forme lessicali delle sei frazioni del territorio comunale. Una pluralità di accenti e di modi di utilizzare questa antichissima lingua che rende ancora piú importante il dizionario, capace non soltanto di insegnare ai ragazzini la lingua del territorio, ma addirittura le diverse varianti di ogni borgata. Imparare giocando. Le parole raffigurate sulle carte sono piú di trecento e consentono ai bambini, appunto, di imparare giocando. Non è un caso infatti, che il dizionario sia stato chiamato proprio Rajbät, che in resiano significa giocare. A rendere unica quest’opera è anche il fatto che insieme alle carte, alle spiegazioni sul progetto e alle indicazioni alla lettura, nel cofanetto che contiene il dizionario è stato accluso anche un cd-rom multimediale, realizzato dalla cooperativa L’Età dell’Aquario di Camporosso. Un supporto indispensabile per cimentarsi con l’apprendimento di una o piú varianti del resiano, unendolo alle terminologie ritratte sulle carte. Uno strumento per tutti. Il cd-rom contiene, infatti, tre principali elementi. L’ausilio vocale, che permette di scegliere e ascoltare dalla voce dei bambini un determinato termine; una seconda funzionalità per scorrere tutte le carte in una sorta di libro virtuale; una serie di filmati nei quali è l’assessore alla Cultura del Comune di Resia, Cristina Buttolo, a spiegare dettagliatamente il lavoro svolto e le sue finalità, mentre immagini e sketch realizzati nelle aule scolastiche offrono alcuni spunti sulla realtà linguistica giovanile di Resia. In pratica, grazie a questo strumento, chiunque abbia la passione per le lingue può cimentarsi con il resiano, imparando questa lingua con facilità, senza il rischio di sbagliare la pronuncia delle diverse varianti, ricevendo indicazioni utili anche per la forma scritta. Le regole del gioco. Rajbät to jë dän g(üg ka an parvïdina wsej dwa g(ügadörja, ma c’i se jë vec’ tu jë ljuc(ë. Tu jë dän g(üg tu ka sa ma jïskat rivät wse c’arte. Che vuol dire: «Giocare con l’alfabeto è un gioco di abilità e fortuna per due giocatori, ma se si è piú numerosi è meglio. Lo scopo del gioco è cercare di esaurire tutte le carte». Le carte sono distribuite ai giocatori in numero uguale, a turno da un giocatore. Se i giocatori sono due o tre, ognuno riceve sette carte, se si gioca in quattro o cinque, si consegnano cinque carte a ogni partecipante. Le carte rimanenti costituiscono il mazzo, e ovviamente devono essere coperte. Inizia il giocatore che ha distribuito le carte che deve obbligatoriamente mettere in tavola una carta. Il turno passa all’avversario di destra che può mettere in tavola tutte le carte che iniziano con la stessa lettera del nome della figura rappresentata nella carta del tavolo e cosí via. Se un partecipante non ha nessuna carta da giocare, pesca una carta dal mazzo e butta una carta del suo mucchio in tavola, ripete la parola prïajän, cedendo il turno a chi è seduto alla sua destra. Come già accennato, l’obiettivo del gioco è liberarsi di tutte le carte che si hanno in mano. Il manoscritto di Ella. Il dizionario sul resiano conferma la peculiarità di un microcosmo sul quale indagò per prima Ella Adajewski, musicologa russa di cui recentemente, per ammirevole volontà dell’Associazione Gaggia di Cividale, è stato stampato il manoscritto Un voyage à Résia, risalente al 1883 e ritrovato nel 2009 dalla nipote Elsa Geiger Arié. Grazie alla Adajewski la musica resiana è diventata oggetto di ricerca e di studio in varie accademie europee.