Resia: morso da una volpe potrebbe aver contratto la rabbia

Ha creato allarme tanto che è stata emessa un’ordinanza per imporre la vaccinazione per tutti gli animali domestici dopo che un uomo residente a Gniva di Resia è stato morso da una volpe ed è stato appurato che l’animale era affetto dal virus , dopo  analisi di laboratorio compiute a Parma  . Il fatto è accaduto mercoledì 8 ottobre, ma la conferma che l’animale selvatico fosse portatore della malattia infettiva è arrivata soltanto nella serata di venerdì. L’uomo, che ha 69 anni, stava passeggiando tra Gniva e Oseacco, quando, nei pressi del cimitero, è stato attaccato da una volpe. 
L’animale gli si è scagliato addosso mordendolo ad una gamba. Fortunatamente in zona c’erano altre persone che, dopo aver assistito al fatto, sono riuscite ad immobilizzare la volpe e ad ucciderla, accompagnando l’uomo all’ospedale.<br />
Inizialmente, non è stato somministrato l’apposito vaccino, ma si è provveduto soltanto a medicare il ferito e a rimandarlo a casa. Quando è arrivato l’esito delle analisi compiute nei laboratori di Parma sul cervello della volpe però, che hanno evidenziato la presenza del virus nell’animale, e di conseguenza l’uomo è stato immediatamente vaccinato.
Ora è tenuto sotto controllo dagli specialisti dell’Azienda sanitaria numero 3 “Alto Friuli”, che lo stanno sottoponendo alle terapie del caso. La rabbia è una malattia contagiosa e, se non presa per tempo, può essere mortale, e può essere trasmessa all’uomo attraverso anche con il solo contatto con la saliva di animali infetti.
Un episodio che ha messo in allarme il sindaco di Resia e presidente del Parco delle Prealpi Giulie, Sergio Barbarino. Il territorio di Resia infatti basa gran parte della propria economia sulle attrattive ambientali e naturali, e il fatto di aver riscontrato un caso di rabbia potrebbe avere ripercussioni negative. Anche perché l’attenzione, soprattutto da parte dei residenti, dovrà inevitabilmente aumentare. Da domani sarà avviata la vaccinazione antirabbica per tutti gli animali domestici (cani in particolare, che avranno l’obbligo, nei luoghi pubblici, di indossare sempre la museruola e il guinzaglio) e i cacciatori non potranno più girare per i boschi con i segugi. Inoltre, cani e gatti che hanno morso persone o animali dovranno essere tenuti in osservazione nel canile municipale per un periodo minimo di dieci giorni.
«Si tratta di un episodio molto grave per la nostra valle – ha affermato Barbarino – che ci preoccupa soprattutto per le ripercussioni che potrebbe avere per il Parco, anche se il morso è avvenuto fuori dai confini dell’area protetta. Anche i residenti dovranno fare attenzione, perché le volpi colpite da rabbia sono più aggressive e quindi più propense ad attaccare gli altri animali e l’uomo. L’importante – ha aggiunto il sindaco – è non sottovalutare questa vicenda, pur cercando di non creare inutili allarmismi».
Non è la prima volta che la comunità di Resia è colpita da un caso di rabbia. Era già accaduto infatti nel 1992.

 

5 Risposte a “Resia: morso da una volpe potrebbe aver contratto la rabbia”

  1. Aggiornamento del 21/10/2008

    Volpe affetta da rabbia, i comuni dell’Alto Friuli corrono ai ripari dopo che un animale infetto da rabbia ha morso nei giorni scorsi un uomo. Sarà obbligatoria la vaccinazione antirabbica per tutti gli animali domestici nei comuni di Resia, Resiutta, Chiusaforte, Lusevera e Venzone.

    Cani e gatti poi nei luoghi pubblici, dovranno sempre indossare la museruola e il guinzaglio. Sarà nello specifico un’ordinanza regionale a stabilire le precauzioni da prendere in Alto Friuli per evitare che animali e persone possano entrare in contatto con il virus della rabbia. É quanto è stato deciso ieri pomeriggio nel corso di un vertice organizzato nel municipio di Resia. Al vertice hanno preso parte i rappresentanti dell’Azienda Sanitaria numero 3 ”Alto Friuli” e numero 4 “Medio Friuli”, i sindaci di Resia e Lusevera, Sergio Barbarino e Claudio Noacco, gli amministratori dei Comuni di Resiutta e Chiusaforte. L’ordinanza, che sarà estesa anche al territorio di Venzone, dovrà essere fatta propria da ogni amministrazione comunale. I cacciatori inoltre non potranno più girare per i boschi con i segugi e le mucche non potranno più essere lasciate pascolare liberamente. Infine, cani e gatti che dovessero morsicare persone o animali, dovranno essere tenuti in osservazione nel canile municipale per un periodo minimo di dieci giorni. Tutte misure prese per evitare che la rabbia possa diffondersi in Alto Friuli. Si tratta infatti di una malattia contagiosa e, se non presa per tempo, mortale, che può essere trasmessa all’uomo attraverso il contatto con la saliva di animali infetti.

    L’Italia è considerata paese indenne da rabbia dal 1997, grazie ai costanti interventi di vaccinazione mirati ed al controllo sistematico degli animali morsicatori, anche se la vicinanza con paesi quali l’Austria, la Slovenia e la Croazia, dove la malattia è ancora presente, pone il rischio di reintroduzione del virus. E proprio dalla Slovenia potrebbe essere arrivato l’esemplare di volpe colpito da rabbia che qualche settimana fa ha morsicato ad una gamba un residente di Gniva di Resia. Per questo nel corso dell’incontro di ieri, si è discusso anche dei provvedimenti che dovrebbero essere presi dalla vicina Slovenia, con l’avvio di una campagna di prevenzione per evitare il diffondersi del virus. Inoltre si è deciso di realizzare una serie di opuscoli per informare la popolazione e gli studenti in particolare, sulle caratteristiche e sui possibili rischi della rabbia.

    Gli amministratori presenti all’incontro, hanno evidenziato tutto il loro stupore per l’insorgere di una malattia che credevano scomparsa. Una vicenda che potrebbe avere ripercussioni sulle presenze del Parco delle Prealpi Giulie, che base gran parte della propria economia proprio sulle peculiarità ambientali e naturalistiche dell’Alto Friuli.

  2. Mah, mi sbagliero ma c’ e un po troppo di calmore attorno al caso.

    E non credo nemmeno all’attacco spontaneo della volpe.

  3. RESIA- Volpe con rabbia morde uomo, nota dell’ASS 3

    Lo scorso 10 ottobre nella frazione di Oseacco di Resia, una volpe ha morso un cittadino locale agli arti inferiori procurandogli ferite giudicate guaribili in tre giorni dal medico che lo ha visitato.

    La volpe dal comportamento inusuale, probabilmente proveniente dai confini della vicina Slovenia, è stata abbattuta da un soccorritore ed inviata all’Istituto Zooprofilattico per le indagini del caso.

    L’esito di Positività per la rabbia è giunto agli Uffici del Servizio Veterinario il giorno 17 ottobre ed è stata attivata immediatamente nei confronti della persona morsicata la procedura di profilassi post-contagio che prevede la vaccinazione come da protocollo internazionale .

    Il giorno successivo si è riunita a Tolmezzo una sorta di “Unità di crisi” composta dal responsabile dell’Ufficio per il controllo della diffusione della rabbia nel Triveneto che ha sede a Padova, dal Direttore Regionale dei Servizi Veterinari, dal Direttore sanitario della ASS N° 3, dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione,dal Direttore dell’Istituto Zooprofilattico per l’area Nord-Est dai dirigenti del locale Servizio Veterinario, con lo scopo di definire le misure e i territori comunali interessati dai provvedimenti di profilassi che servono a contrastare il diffondersi della malattia.

    Le misure di contenimento mediante vaccinazione e limitazione della libera circolazione dei cani andranno attuate al più presto nei Comuni di Chiusaforte, Resiutta, Resia e Venzone.

    La ricomparsa di questa malattia è da collegare alla situazione epidemica della vicina Slovenia e Croazia e vede i Servizi della Sanità Pubblica preparati a fronteggiare quei casi che periodicamente si ripresentano come già accaduto agli inizi degli anno 90 quando la rabbia è stata affrontata ed eradicata con successo.

    Sono state individuate assieme agli Amministratori locali una serie articolata di misure che serviranno a contrastare la diffusione tra gli animali selvatici e a prevenire l’insorgere della malattia tra quelli domestici. La popolazione verrà informata anche tramite adeguato materiale didattico circa le iniziative di cautela da adottare rispetto agli animali selvatici trovati morti e a quelli domestici che dovessero modificare l’indole e i comportamenti nei confronti dell’uomo.

  4. Aggiornamento del 25/10/2008

    Sono entrate in vigore le misure pensate dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda per i servizi sanitari numero 3 “Alto Friuli” per evitare il manifestarsi di nuovi casi di rabbia tra gli animali del Canal del Ferro. In particolare, per 60 giorni, i cani da caccia non potranno essere utilizzati in cinque comuni della vallata: Resia, Resiutta, Chiusaforte, Venzone e Moggio nel lembo di territorio posto sul versante idrografico sinistro.

    In particolare, come previsto dall’ordinanza firmata dal direttore del Dipartimento di prevenzione Paolo Pischiutti dopo il ritrovamento di una volpe infetta dal virus, nei comuni di Resia, Resiutta, Chiusaforte e Venzone è resa obbligatoria la vaccinazione antirabbica di cani, bovini, ovini, caprini ed equini che si trovano esposti al rischio del contagio dell’infezione rabbica. Nei 60 giorni successivi all’emanazione dell’ordinanza inoltre, tutti i cani, anche se muniti di museruola, non potranno circolare se non condotti al guinzaglio, e sarà proibita la caccia con i segugi non soltanto nei Comuni di Resia, Resiutta, Chiusaforte e Venzone, ma anche nel lembo di territorio del Comune di Moggio Udinese situato sul lato sinistro del torrente Fella. L’Azienda sanitaria invita a segnalare qualsiasi comportamento anomalo da parte dei propri animali domestici, compreso il manifestarsi di sintomi che possano far sospettare l’inizio della malattia, come cambiamento di indole, tendenza a mordere, manifestarsi di paralisi e impossibilità di deglutizione.

    Le vaccinazioni saranno gratuite e a carico dei veterinari dell’Ass, che rilasceranno un’apposita certificazione. A questo proposito il sindaco di Resia Sergio Barbarino ha eseguito un’ordinanza per trasmettere ai cittadini il piano di vaccinazione. Si comincerà il 29 ottobre dal piazzale della biblioteca di Stolvizza (dalle 9 alle 11), per proseguire nel piazzale del Villaggio Lario a Oseacco (dalle 11.05 alle 13), nel piazzale della chiesa a Gniva (dalle 14 alle 15) e nell’area antistante la chiesetta di Lischiazze (dalle 15.05 alle 16). Due gli appuntamenti di giovedì 30 ottobre: nella piazza del Centro Osiglia di San Giorgio (dalle 9 alle 11.40) e in piazza del Tiglio a Prato (dalle 11.45 alle 13).

    Una serie di precauzioni resesi necessarie dopo la scoperta di una volpe affetta da rabbia nella frazione di Oseacco. L’animale era stato abbattuto dopo aver morsicato un residente della zona a una gamba, che attualmente è tenuto in costante osservazione dagli specialisti dell’Azienda sanitaria. La volpe, probabilmente proveniente dai confini della vicina Slovenia, è stata abbattuta da un soccorritore e inviata all’Istituto Zooprofilattico per le indagini del caso, che lo scorso 17 ottobre hanno confermato l’infettività dell’animale.

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