Rosazzo: buon successo per la sesta edizione della rassegna di “Olio e dintorni”,

Ottimo bilancio per la sesta edizione della rassegna “ Olio e dintorni ”, che nell’arco di tre giorni ha richiamato a Villa Maseri – a Oleis – e all’abbazia di Rosazzo quasi quattromila persone tra esperti, addetti ai lavori ed estimatori dell’olio d’oliva: la kermesse si è conclusa ieri con un’intensa giornata, che ha coronato un percorso scandito da momenti conviviali (tutto esaurito alla “Cena con i vignaiuolo”), convegni, corsi di potatura, assaggi guidati, test sensoriali, laboratori d’assaggio e dimostrazioni sul binomio benessere-olio d’oliva . Momento clou – ieri appunto – l’assegnazione del premio “Olio dell’Abate”, finalizzato a promuovere la cultura dell’olio in Friuli Venezia Giulia e a valorizzare le peculiarità dell’intera filiera elaiotecnica. Ventuno, complessivamente, le aziende che hanno partecipato all’iniziativa, dall’intero territorio regionale: le rispettive produzioni sono state valutate da una commissione tecnica – composta dal professor Lanfranco Conte, della facoltà di Agraria dell’Università di Udine, Ennio Scarbolo, dell’Ersa Fvg, dal perito agrario Giovanni Cattaruzzi, dall’agronoma Deborah Zuliani (in rappresentanza dell’Associazione produttori olio) e da Andrea Visentini, per l’Istituto tecnico agrario “Paolino d’Aquileia” di Cividale –, che ha visitato le ditte giudicandone l’operato in base a rigorosi parametri qualitativi. Il premio – una scultura dell’artista Andrea Caisutti – è andato all’azienda “Aleksej Mahnic – Poljana” di Sant’Antonio in Bosco, in provincia di Trieste: a consegnare il riconoscimento al sindaco di San Dorligo è stato il professor Attilio Maseri, alla presenza del primo cittadino di Manzano, Lidia Driutti, e dell’assessore provinciale Daniele Macorig (da cui è partita l’idea di una Dop per l’olio friulano). La proposta più suggestiva della giornata è coincisa, però, con la rassegna pittorica “Olivarelli”, ideata dall’acquerellista Renato Paoluzzi ed accolta dalla cornice di villa Maseri: campo libero agli artisti, con la sola condizione che utilizzassero una goccia d’olio d’oliva nella pittura. «Hanno aderito all’iniziativa 32 persone – rende noto Paoluzzi –, dal Friuli Venezia Giulia ma anche dalla Toscana». Spiccava, fra tutti, il nome del livornese Alberto Fremura, uno dei più noti vignettisti italiani, ma c’erano pure numerose personalità di spicco del panorama friulano. Le opere sono state donate all’associazione “Olio e dintorni” e rimarranno esposte, in forma permanente, nel foledor della villa.