San Giorgio di Nogaro: trovati in possesso di 2,1 chilogrammi di droga e di grappa aromatizzata alla marijuana

Se l’argomento non fosse “stupefacente” sarebbero sicuramente considerati dei geni del Marketing: in pratica si tratta di un’estensione della linea di prodotto, che fino ad oggi non annoverava la Grappa. Invece è finita male e 2  persone – Paolo Colonello e Paola Pavon, entrambi di 44 anni, residenti a san Giorgio di Nogaro (Udine) – sono state arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Palmanova (Udine) per l’ipotesi di reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I due sono stati trovati in possesso di 2,1 chilogrammi di marijuana e di sei litri di infuso alcolico a base di marijuana. In una perquisizione della loro abitazione, poi, sono stati rinvenuti contenitori e attrezzi per confezionare le dosi. Secondo i Carabinieri sul mercato lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato circa 18 mila euro.

Una risposta a “San Giorgio di Nogaro: trovati in possesso di 2,1 chilogrammi di droga e di grappa aromatizzata alla marijuana”

  1. Aggiornamento del 11/12/2011
    Daniele Paroni dal Gazzettino di oggi

    In questo periodo dell’anno nelle case di molte famiglie friulane sugli scaffali e nei mobili ci sono addobbi natalizi. Una coppia di San Giorgio di Nogaro aveva invece delle suppellettili assolutamente alternative. Infatti in due contenitori in vetro, rispettivamente da cinque e da un litro, si trovavano foglie e fiori di marijuana immersi nella grappa. Si trattava di una vera e propria bevanda, a tutti gli effetti stupefacente.
    Ma questo è solo l’ultimo e più curioso dei tasselli di una perquisizione effettuata dai carabinieri della compagnia di Palmanova, condotta dal luogotenente Marino Marinello alla guida del nucleo operativo della città stellata. L’attenzione dei militari da qualche settimana era rivolta a un individuo già conosciuto, ma soprattutto a una casa di Villanova di San Giorgio di Nogaro, in via Ponte Orlando, dove Paolo Colonello amava passare buona parte del suo tempo. In quell’edificio viveva la convivente di Colonello, Paola Pavon, anche lei – come l’uomo – quarantaquattrenne.
    I carabinieri hanno raccolto informazioni, si sono appostati nelle vicinanze perchè erano convinti che dietro quelle mura ci fosse un vero e proprio laboratorio per il confezionamento e l’essicazione della droga chiamata sinteticamente “maria”. Intuizione giusta che ha portato i carabinieri a fare irruzione a metà novembre, anche se solo ieri se ne è avuta notizia. E così gli uomini in divisa sono saliti in soffitta dove appese alle travi sono state trovate delle ramaglie di marijuana ad asciugarsi, mentre altra droga era già stata preparata in confezioni in plastica per un totale di quasi due chili e 100 grammi. C’era anche tutto l’occorrente, compresi i bilancini di precisione. In salotto poi è stata trovata la bibita “alla droga” citata in precedenza. Raccolti tutti questi elementi, i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi di Colonello e della Pavon, e denunciato il figlio 18enne della donna, trovato all’interno dell’abitazione al momento del blitz. Gli arresti sono stati già convalidati dal giudice per le indagini preliminari di Udine.
    La droga sequestrata, se fosse stata venduta, avrebbe fruttato una cifra vicina ai ventimila euro. Ma non è finita: molte persone conosciute nel “giro” della coppia e titolari di una patente di guida, vedranno la loro posizione vagliata dagli uffici della Prefettura

I commenti sono chiusi.