Sanità FVG: bonus-malus contro le liste d’attesa


Innovazione a volte vuol dire solamente metterci un pò di buon senso, ma applicata ad un comparto ultra-problematico come quello della sanità, sembra una rivoluzione.  Da martedì 4 novembre per alcune prestazioni diagnostico specialistiche erogate dagli ospedali triestini entra in vigore un sistema di bonus-malus : il cittadino che, senza preavviso, non si presenterà all’appuntamento fissato, sarà chiamato a pagare una somma pari a 25,80 euro, salvo cause di forza maggiore documentabili.
Sarà invece l’ospedale a doverlo risarcire con una somma eguale, qualora sia la struttura a non garantire la prestazione o non lo informi con il dovuto anticipo di variazioni d’orario o di giorno dell’appuntamento. Restano esclusi naturalmente fatti accidentali come la rottura di un macchinario o la malattia improvvisa del medico. Se il cittadino intende comunque sottoporsi all’accertamento l’ospedale provvederà inoltre a programmarglielo con procedura preferenziale.<br />
Ad annunciarlo, oggi a Trieste, sono stati l’assessore regionale alla Salute e alla Protezione sociale, Vladimir Kosic, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-universitaria, Franco Zigrino, e il responsabile informatico degli ospedali e dell’Azienda sanitaria triestini, Giuliano Blasetti.
Lo scopo dell’iniziativa, spiega Zigrino, non è però sanzionatario. Si punta invece a sensibilizzare la popolazione rispetto all’importanza e al valore delle prestazioni sanitarie, bene prezioso per l’intera comunità. Si vuole insomma ottimizzare il servizio, accrescerne l’efficienza, contribuire alla riduzione delle liste d’attesa. Troppo spesso infatti accade che all’ultimo momento il cittadino non si presenta, senza avvisare. E così saltano in media da 10 a 15 prestazioni su cento prenotate, con punte addirittura di 30, ha ricordato Zigrino. Prestazioni di cui altri pazienti avrebbero potuto beneficiare.
Si vuole dunque non punire ma dar vita a un patto tra istituzione e cittadino per migliorare il sistema salute. A stringere quella che l’assessore Kosic ha definito un’alleanza terapeutica tra operatori della sanità, da un lato, cittadini e associazioni dall’altro; con un’assunzione di responsabilità da parte di ciascuno, per garantire migliori opportunità a tutti.
La novità scatta in via sperimentale per TAC, risonanza magnetica e colonscopia, accertamenti che più di altri risultano soggetti ad abbandoni, che più di altri comportano tempi di attesa e che più di altri richiedono impegno in termini di costi, di apparecchiature, di personale, di organizzazione e di preparazione del paziente.
Si sarà informati delle nuove regole al momento della prenotazione. Pochi giorni prima l’appuntamento sarà anche ricordato tramite telefonata, E-mail o sms, a seconda del mezzo preferito dal paziente stesso. E se, nonostante tutto questo, non ci si presenterà all’appuntamento, sarà richiesto il pagamento del ‘malus’.
Parallelamente si potrà riscuotere agli sportelli Cup il ‘bonus’ di risarcimento, in caso di prestazioni non erogate o di variazioni non comunicate.
L’invito, dunque, rivolto da Kosic e da Zigrino ai cittadini/pazienti è quello di avere rispetto per gli altri, e comunicare – con ragionevole anticipo: due giorni per TAC e risonanza, cinque per colonscopia – l’impossibilità di presentarsi all’esame prenotato. Per questo vi è un call center, al numero 040 6702011, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17.
Se l’iniziativa, che peraltro è prevista da una legge del 1995, avrà gli esiti sperati, potrà essere estesa ad altre prestazioni e alle altre strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia.