Sappada: la luce arriva dal Friuli; il sindaco ringrazia, salvati dal black-out

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di Antonio Simeoli.

Il centro dolomitico ha rivisto la luce la sera di Santo Stefano. Grazie al Friuli, il futuro approdo di una località i cui abitanti hanno da tempo espresso la voglia inequivocabile di cambiare regione con il 95 per cento di sì all’apposito referendum. Sì, perchè la bufera che giovedì ha mandato in tilt i collegamenti telefonici ed elettrici, aveva picchiato duro anche il centro dolomitico, rimasto senza energia elettrica per l’intera giornata. Inutili gli sforzi dei tecnici dell’Enel di risolvere il problema dal versante Veneto. «La soluzione è arrivata dal Friuli, dalla Val Degano – spiega il sindaco di Sappada, Alberto Graz – un collegamento di emergenza che ha consentito di far tornare l’emergia elettrica in paese la sera del 26 facendo in poco tempo rientrare l’emergenza». Proprio nel periodo chiave della stagione invernale dello sci. Il periodo in cui il bilancio di alberghi, negozi e attività economiche in generale va verso il segno più o il segno meno. «Grazie al Friuli siamo riusciti a ripartire», ribadisce il primo cittadino, che ricorda anche come, ormai da tempo, sia i rapporti con i comuni dell’alta val Degano, Forni Avoltri in primis, sia con la Regione Fvg, e in particolare con Promotur, siano improntati a una grande collaborazione. Prove di passaggio di regione? Graz frena. Perchè, ricorda, «io sono il sindaco di tutti, anche di quelli che vogliono restare in Veneto». Anche se per il Veneto, Sappada è un puntino rispetto agli altri colossi turistici. Ma se il primo cittadino deve andare con i piedi di piombo, il responsabile della società che gestisce impianti di risalita e la pista di fondo di 15 km, Daniele Kratter, ha già più d’una mano tesa al Friuli. «L’arrivo dell’elettricità dell’altro giorno è un fatto tecnico, ma di grande valore simbolico. Il paese crede molto nel cambio di regione, vogliamo essere un valore aggiunto per il Friuli, non solo nel turismo». Significato tecnico, simbolico, ma anche economico. Lo stop degli impianti di risalita causa neve e black-out il 26 è costato oltre 100 mila euro. Ora, per fortuna, la tanta neve caduta ha consentito di preparare al meglio i tracciati per i turisti di Capodanno. Il rinnovo (anche se sofferto) dell’accordo con Promotur per lo skipass unico è un altro passo nella marcia di avvicinamento al Friuli. Che guadagnerebbe la località turistica invernale con maggior numero di alberghi, seconde case e posti letto. Più di Tarvisio, di Ravascletto e di Forni di Sopra. Quando accadrà? In Senato, una ventina di giorni fa, è iniziato il lungo iter che porterà al passaggio. Intanto Sappada e il Friuli sono uniti dallo sci e da un cavo della luce. Provvidenziale, la sera di Santo Stef