Sappada scende in piazza contro le lungaggini dell’iter della richiesta di passaggio al Friuli

di Monika Pascolo.

Sappada scende in piazza per protestare contro le lungaggini dell’iter della richiesta di passaggio al Friuli. A 7 anni dal referendum per diventare «friulani» – al quale ha votato sì oltre il 90% dei cittadini – il Comitato per il «trasloco» dalla provincia di Belluno a quella di Udine, di fronte al silenzio romano (la pratica  è arrivata nella capitale nel 2013 dove è ferma alla V Commissione Bilancio del Senato), chiama a raccolta i sappadini e promuove un corteo nelle vie del centro dolomitico: l’appuntamento è venerdì 22 maggio, alle 17, nel piazzale di fronte Borgo al sole per sfilare, mentre i negozi abbasseranno le serrande, fin davanti al Municipio.
«Probabilmente a Roma in questo momento le priorità sono altre – commenta Danilo Quinz, portavoce del Comitato –, ma se non trovi chi ti appoggia e ti aiuta a spingere avanti la questione, questa tenderà a languire. Così purtroppo sta succedendo al caso Sappada; e i politici friulani – aggiunge –, dai quali ci aspettavamo qualcosina in più, non sono certo impazziti per darci una mano!». Quinz non nasconde la convinzione che addirittura «ci sia qualche politico veneto che sta remando contro, magari perché l’interesse è quello di chiedere l’autonomia della Regione e della provincia di Belluno». Sta di fatto però «che è arrivato il momento di avere risposte concrete». Perché, ribadisce, la gente si è già espressa a favore del passaggio, come le due Regioni e le due Province di Belluno e Udine. Ora manca solo il via libera di Senato e Camera.
«Noi facciamo parte del Friuli storico e ci sentiamo friulani», ribadisce Quinz. D’altra parte Sappada è nella Diocesi Udine e addirittura la sua squadra di calcio milita nel campionato carnico. Non solo: «I sappadini nascono e si curano a Tolmezzo e la gran parte dei nostri giovani va a scuola a Udine; e poi non dimentichiamo che fino al 1966 il nostro catasto aveva sede nel capoluogo carnico».
A sollecitare una risposta da Roma non saranno soltanto i cittadini di Sappada. Perché in piazza ci sarà anche l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco <+evidenza>Manuel Piller Hoffer. «In vista della riforma degli enti locali anche noi vogliamo capire al più presto con chi dobbiamo ragionare. Ora – dice il primo cittadino – siamo con un piede da una parte e uno dall’altra è ciò impedisce di pianificare il futuro; per questo sollecitiamo il Parlamento a prendere al più presto una decisione».
In piazza – è già arrivata la conferma –, sarà presente pure il numero uno della Provincia di Udine, Pietro Fontanini (mentre si attende risposta all’invito anche dai sindaci della fascia friulana a ridosso del centro dolomitico). «Il passaggio di Sappada al Friuli farebbe un gran bene alla nostra regione – commenta –; ammiro i sappadini e quello che in termini di sviluppo turistico sono stati in grado di fare nella loro vallata; con il loro arrivo, con un collegamento più diretto con Sappada, anche l’Alta Val Degano, oggi in grosse difficoltà, potrebbe trarre beneficio». E aggiunge: «Dispiace che le decisioni debbano essere prese così lontano e da persone che non conoscono il nostro territorio, con le sue problematiche e la sua identità. Visto che due Regioni si sono già espresse – afferma Fontanini –, Roma dovrebbe solo ratificare questa volontà con una legge».

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