Sarà anche oscura, ma stavolta l’hanno vista bene

Un gruppo internazionale di astronomi, coordinato da ricercatori dell’Università dalla British Columbia e dell’Istituto di astrofisica di Parigi del CNRS, ha scoperto la più grande struttura di materia oscura mai identificata. Con un diametro di circa 270 milioni di anni luce questa struttura taglia il cielo occupando un’area pari a otto volte quella della Luna piena. “Questi risultati rappresentano un notevole passo in avanti, è perché la presenza si una rete cosmica di materia oscura che si estende su distanze così ampie non era stata finora mai osservata” ha detto Ludovic Van Waerbeke, che ha partecipato alla ricerca.

Per identificare la struttura invisibile di materia oscura, i ricercatori franco-canadesi hanno sfruttato una variante della tecnica della lente gravitazionale, detta lente gravitazionale debole, che prende in esame le modificazioni apparenti dell’ellitticità di galassie indotta da deboli effetti gravitazionali di strutture di grande scala. Dall’esame delle proprietà statistiche delle distorsioni è possibile poi risalire alle proprietà dell’universo circostante e della possibile distribuzione della materia oscura lungo la linea di vista. “Questa nuova conoscenza è cruciale per la nostra comprensione della storia e dell’evoluzione del cosmo”, ha detto Van Waerbeke. “Questo strumento ci permettere di scorgere qualcosa di più circa la natura della materia oscura”.

La descrizione della ricerca e i risultati dettagliati saranno pubblicati in uno dei prossimi numeri della rivista Astronomy and Astrophysics