Sauris: Motocavalcata, organizzatori soddisfatti, da oggi le verifiche sul territorio

Gino Grillo dal MV di oggi.

Le polemiche portano bene alla Motocavalcata della alpi carniche e al territorio? Forse, probabilmente è stata proprio per la paura di attirarsi gli strali di associazioni ambientaliste o di quanti nei giorni precedenti la manifestazione l’avevano apertamente avversata, che i motociclisti “non proprio molto giovani, ma tanti 40-50enni, gente matura” si sono attenuti scrupolosamente al regolamento, cercando di evitare alcun danno al territorio. Questo compatibilmente con il passaggio di oltre 400 moto su strade anche asfaltate e piste forestali lungo un percorso su un territorio non densamente abitato fra Sauris, Lauco, il Monte Dauda e lo Zoncolan. Un percorso di 170 km, effettuato a piccoli gruppi, con velocità moderate, con molti tratti a circa 10 – 20 km orari. «Non si è trattato – ha commentato l’organizzazione, magicamente risvegliatasi dopo giorni di silenzio – di una gara di enduro, dove conta il tempo di arrivo: qui si è privilegiata la giornata alla ricerca della natura, di paesaggi insoliti, di sapori unici gustati nelle malghe che sono stati particolarmente apprezzati in particolare da quei motociclisti che sono giunti più da lontano». Nessun cenno di lamentela, almeno sempre a sentire gli organizztori, salvo qualche battuta in bar da parte degli stessi motociclisti. «Il vicesindaco di Socchieve è contrario alla manifestazione? Ma se il suo sindaco ha dato l’ok al transito sul suo territorio. Che si mettano d’accordo fra di loro prima», hanno detto. Preso di mira anche il Cai «40 mila soci, che si vedono poco in montagna, una società che prende soldi pubblici e segna i sentieri ogni 5–6 anni». Proteste comunque isolate. Sullo Zoncolan, al Rifugio Goles il punto ristoro. I gestori del rifugio commentano «non abbiamo visto sentieri deturpati, tutta gente a posto, che lodava il territorio che visitato riproponendosi di ritornare». Molti anche i curiosi, saliti sin quassù per vivere da vicino questo evento. Pochi gli incidenti, qualche lieve caduta con qualche escoriazione, che ha reso inutile la prevenzione adottata da Sogit lungo tutto il tracciato. Questo un primo bilancio da parte degli organizzatori. Ma se i sentieri saranno stati effettivamente risparmiati dalle moto lo si saprà nei prossimi giornio quando Cai, Forestale, amministratori locali e gli attori principali in montagna faranno le verifiche del caso.