Sella Nevea: niente contributo regionale, cancellata la scialpinistica del Canin

di Alessandro Cesare.

La spending review si abbatte su una delle gare di scialpinismo più antiche e spettacolari del Nord-Italia. A causa della mancanza di fondi, è stata cancellata l’edizione 2013 della Scialpinistica del Canin. Una competizione nata nel 1947, motivo di richiamo per migliaia di appassionati e per centinaia di atleti, molti dei quali friulani, da sempre appuntamento di chiusura della stagione invernale. È stato Ivano Sabidussi, ieri mattina, ad annunciare di essere stato costretto ad alzare bandiera bianca. «Abbiamo fatto richiesta in Regione per ottenere un contributo sugli eventi mirati, ma la risposta che abbiamo ricevuto è stata sconfortante. Non avendo un punteggio sufficiente, stando ai loro parametri, non otterremo nemmeno un soldo. Non ce la sentiamo di partire senza una certezza economica, anche perché abbiamo già trovato un debito di 15 mila euro». Sabidussi ha già comunicato alla federazione la scelta di rinunciare alla gara. Si tratta di un esordio amaro per il referente di Sistema Sella Nevea, che insieme con l’Unione sportiva Raibl, dallo scorso anno, ha rilevato l’organizzazione della scialpinistica, dopo che il Gruppo sportivo alpini di Udine si è fatto da parte. Un’amarezza che in breve tempo diventa polemica: «La Regione, negandoci il contributo – aggiunge Sabidussi – dimostra di svilire la gara di scialpinismo più vecchia e suggestiva che c’è in Friuli. La scialpinistica non si può cancellare così. Mi chiedo se è solo un caso, ma finché era gestita dagli alpini di Udine i soldi sono sempre arrivati, mentre da quando l’organizzazione della gara è stata presa da noi di Sella Nevea le risorse sono venute a mancare. Evidentemente – afferma – è più conveniente distribuire i fondi in città piuttosto che in montagna». L’unico evento rimasto in calendario per chiudere l’inverno 2013 sarà l’Open Freeride, la manifestazione di fuori pista che lo scorso anno richiamò quasi 700 persone a Sella Nevea per assistere alle evoluzioni fuori pista di una cinquantina di appassionati. «Questo evento – continua Sabidussi – riusciremo a farlo con qualche migliaia di euro che ci arriveranno dai fondi regionali legati alle manifestazioni sportive. Ma non sappiamo con certezza nemmeno se potremo ricevere queste risorse». Tra le incertezze che assillano Sabidussi ci sono anche quelle dovute al silenzio di Promotur: «Abbiamo fatto una richiesta all’agenzia regionale una ventina di giorni fa, per sapere se gli impianti di risalita saranno aperti per le date in cui vorremmo organizzare il Freeride, il 14 o il 21 aprile. Finora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione». Sabidussi non si dà comunque per vinto e per il prossimo anno spera ancora di riuscire a regalare a tutti gli appassionati di scialpinismo la classica del Canin: «Cercheremo di dare alla manifestazione un taglio più moderno – annuncia Ivano Sabidussi, che a Sella dirige la scuola di sci – mantenendo comunque in vita la gara “storica” (quella con gli sci di fondo e le pelli di foca)».