Socchieve: fare sistema contro l’estinzione

Ha destato forti perplessità lo studio della Camera di Commercio sulla possibile sparizione di alcuni comuni carnici; in particolare ci si chiede come faccia ad essere destinato all’estinzione il secondo comune della Carnia e cioè Paularo.
In questo post ci soffermiamo sul Comune di Socchieve con una lettera di Petra Zanier al Messaggero Veneto

Nel Messaggero Veneto del 22 agosto scorso mi sono soffermata sull’articolo intitolato “Fvg, 24 Comuni a rischio estinzione”. Tra questi c’è anche il mio paese: Socchieve. Stando all’articolo, la situazione italiana è divisa in due, «quella di un vero e proprio miracolo italiano con i territori capaci di fare rete e sistema» e quelli soggetti al «disagio insediativo», le future “ghost town”. Ecco: Socchieve rientra nel secondo caso.<br />
Da abitante mi sono chiesta il perché di questa situazione e perché noi non rientriamo nel primo caso e mi manca sempre il nesso nel riuscire a capire perché queste domande, con le risposte appropriate, non se le facciano anche chi ci amministra e chi dovrebbe risolvere i problemi. Io non penso che la soluzione migliore per creare una svolta in questi paesi sia la riduzione dei servizi essenziali, come la chiusura delle Poste. È successo poco tempo fa che i giorni di apertura delle Poste di Mediis siano stati ridotti. I giorni nei quali è aperta, ovviamente, c’è la fila… Quindi è ovvio che non siamo attrattivi se mancano i servizi primari! La cosa particolare e singolare è che chi ci dovrebbe tutelare, e anche noi cittadini, non ha né detto né fatto alcunché per evitare questa situazione!
Per non parlare degli altri servizi, la lettera dell’altro giorno sulle problematiche create dall’Enel e sulla non funzionalità di Carniaque. Per le infrastrutture è uguale: grandi progetti, ma strade impraticabili e addirittura, quando si vuole fare qualcosa, ci sono l’ostacolo di parte della popolazione e la mancanza di comunicazione fra chi progetta e chi deve subire i cambiamenti. Per le strutture ricettive, la Promotur e la Regione hanno speso milioni di euro per il rilancio delle strutture sciistiche, ma nessuno, a quanto pare, ha pensato ai paesi che stanno vicino a questi centri. C’è il progetto dell’albergo diffuso, ma tanta pubblicità a Socchieve non è stata fatta.
Tanto altro ancora; nessuno dice e pensa che sia una situazione facilmente risolvibile, ma almeno proviamoci tutti insieme, facciamo sistema tra i diversi Comuni, cerchiamo soluzioni alternative, senza continuare a lasciarci vivere e senza lasciare che si sotterri il morto prima che sia morto!