Socchieve: rabida la volpe trovata morta nel mese di marzo 2010

La zona sopra il Comune di Socchieve si sta rivelando un paradiso per gli animali: la foto dell’orso che ha deciso di stabilirsi a vivere proprio lì e altre foto sono visibili sul sito del messaggero veneto, oggi arriva la conferma che (purtroppo) la volpe rinvenuta morta qualche tempo fà era affetta da rabbia e il Sindaco ha emesso un’ordinanza in proposito. Nel continua a leggere l’articolo di Tanja Ariis

Tanja Ariis dal MV di oggi
Un’altra volpe con la rabbia in Carnia: questa volta è stata trovata vicino all’abitato di Socchieve. Epidemia dunque che appare ancora in espansione. La conferma che l’esemplare di volpe, rinvenuto morto circa una settimana fa, vicino ad alcune case di Socchieve, fosse stato effettivamente colpito dalla rabbia la si è avuta però solo ieri. In serata infatti in Comune sono arrivati i risultati delle analisi di laboratorio effettuate all’Istituto zooprofilattico di Padova sull’animale: l’esito è purtroppo positivo. Il vicesindaco di Socchieve, Albino Toson, spiega: «Questo rinvenimento ci porta a emettere domani (oggi per chi legge) un’ordinanza più restrittiva che riguarda i cani: non potranno più essere portati in giro con la museruola e con il guinzaglio. Anche se vaccinati, dovranno rimanere nei recinti. Non potranno essere liberati. Questo in via cautelativa per evitare problemi a loro ed eventualmente alle persone. Questo altro caso dimostra che la rabbia è ancora in espansione. Speriamo che il fenomeno rientri senza coinvolgere persone. Bisognerebbe agire limitando la popolazione di volpi sul territorio». Prima d’ora, dall’inizio dell’anno altri animali, risultati poi positivi alla rabbia, erano stati rinvenuti in Carnia a Sauris, a Forni di Sopra, a Prato Carnico e a Raveo. Nell’ultimo caso, verificatosi a Sauris (dove già a febbraio era stata rinvenuta la carcassa di una volpe infetta), non si era trattato di una volpe, come negli altri, ma di un cane già contagiato che aveva improvvisamente aggredito e morso una donna del posto, nel giardino di casa. Eppure poco tempo prima c’era stata la preventiva vaccinazione di tutti i cani del paese. Il fenomeno della rabbia è tornato d’attualità anche in Friuli a causa della scarsa vigilanza dei paesi dell’Est. Per questo, secondo Toson, che è veterinario, prima d’ora sarebbe stato necessario opporre un valido cordone sanitario, continuando a vaccinare le volpi, veicoli per eccellenza della rabbia silvestre, nelle zone di confine.