Sudafrica: tragedia in casa, Oscar Pistorius avrebbe ucciso la fidanzata (aggiornato)

Tragedia in casa di Oscar Pistorius, il primo atleta paralimpico ad aver partecipato alle Olimpiadi con gli atleti normodotati. Pistorius avrebbe ucciso la fidanzata in un incidente avvenuto nella sua casa di Pretoria. Lo scrive l’edizione online del quotidiano Beeld, citando fondi della polizia di Joahnnesburg. La ragazza sarebbe stata colpita da due colpi d’arma da fuoco alla testa ed a un braccio sarebbe morta sul colpo.

La polizia non ha confermato che l’atleta sia sottoposto a fermo, ma viene interrogato sull’incidente. Agli agenti avrebbe detto di aver udito dei rumori sospetti in casa e di aver sparato alla ragazza credendo che fosse un ladro.

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Incredulità, sgomento. Sono queste le prime reazioni a Gemona a seguito delle notizie che arrivano dal Sudafrica. Oscar Pistorius, il campione paraolimpico, che avrebbe ucciso la fidanzata a colpi di pistola scambiando la per un ladro, a Gemona è ormai di casa da due anni.

E’ lui infatti il testimonial del progetto “Gemona città dello sort”, fortemente voluto dal sindaco Paolo Urbani.

Proprio Anna Pittini, l’interprete che durante la permanenza di Pistorius a Gemona per gli allenamenti estivi lo ha seguito passo passo, è stata la prima stamattina a ricevere la telefonata dal manager del campione. “E’ successa una disgrazia – ha detto il manager – dicono che Oscar ha ucciso la fidanzata per errore. Cerco subito di raggiungerlo, sono in un’altra città”.

L’interprete ha subito chiamato il sindaco Urbani informando lo della situazione. “Non so che dire – ha detto Urbani – un’altra disgrazia ha colpito un campione non certamente fortunato. Cercheremo di saperne di più’ nelle prossime ore”.

Sconvolto anche Enzo Cainero, project manager del progetto gemonese e deus ex machina dell’accordo col campione. “Sono subissato da telefonate da tutta Italia – ha detto – non so che dire. Entrò la mattinata il manager di Oscar ci farà sapere qualcosa in più’. Siamo sconvolti”

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aggiornamento del 16/02/2013

Oscar Pistorius è comparso ieri mattina davanti a un magistrato di Pretoria ed è stato formalmente incriminato per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp nelle prime ore di San Valentino. L’atleta paralimpico sudafricano, che durante l’udienza ha pianto, resterà in custodia nella stazione di polizia di Brooklyn, nella capitale, almeno fino a martedì, quando comparirà di nuovo davanti ai giudici che esamineranno la richiesta di libertà su cauzione. L’arrivo in udienza. Pistorius, che d’estate da due anni si allena a Gemona, è arrivato sul sedile posteriore di un’auto della polizia, è entrato coprendosi il volto con una giacca e in aula, quando l’accusa ha formalizzato l’incriminazione, è scoppiato in lacrime, singhiozzando per gran parte del tempo. Sono stati momenti di grande tensione quelli che si sono vissuti ieri al Tribunale di Pretoria, per l’udienza preliminare, durata una quarantina di minuti. L’accusa si aggrava. Non omicidio volontario ma omicidio premeditato: è questa la linea che seguirà il pm Gerrie Nel. La versione di “Blade Runner’ continua insomma a non convincere gli inquirenti, anzi. La fidanzata che voleva fargli una sorpresa nel giorno di San Valentino e viene scambiata per un ladro, gli spari partiti dalla sua 9 millimetri e i 4 proiettili che raggiungono Reeva alla testa, al petto e alle mani. I conti all’accusa non tornano, complici anche le testimonianze su urla e grida attorno all’ora degli spari e il fatto che in passato la polizia fosse stata chiamata per incidenti di «natura domestica» nell’abitazione dell’atleta. Testa tra le mani e lacrime. Il 26enne atleta paralimpico è stato descritto dai media locali con la testa fra le mani, tremante, in lacrime, quasi non sentisse il supporto dei familiari: la sorella Aimee, il fratello Carl e il padre Henke erano lì in aula, pronti a mettergli una mano sulla spalla per consolarlo. Ma il futuro del primo biamputato a gareggiare con i normodotati in un’Olimpiade diventa sempre più fosco. I suoi legali lo hanno descritto come un uomo «estremamente traumatizzato». In queste ore verrà eseguita l’autopsia sul corpo della 29enne ex modella ma i risultati, ha fatto sapere la polizia, non verranno resi pubblici. Nuove rivelazioni. Intanto, emergono nuovi particolari sulla vicenda. Secondo il giornale sudafricano Beeld, che cita la testimonianza di un vicino di Pistorius, nel complesso residenziale Silver Woods dove si è consumata la tragedia, la polizia era stata chiamata due ore prima dell’omicidio, dopo che i vicini avevano sentito l’atleta e la ragazza litigare. Beeld spiega poi che la polizia è stata chiamata una seconda volta attorno alle 3 di notte, dopo che i residenti del complesso hanno sentito dei colpi di arma da fuoco. I commenti sul web. Intanto si susseguono i commenti sul web. Duro quello di Trish Taylor, madre di Samantha Taylor, ex fidanzata del campione, che scrive su Facebook: «Sono così felice che Sammy sia salva e fuori dalla grinfie di quell’uomo». Ma un’altra ex fidanzata, Jenna Edkins, lo difende su Twitter: «Tutto ciò che dico è: lasciatelo parlare, lasciate che sia ascoltata la sua versione senza saltare subito a delle conclusioni». La ragazza, bionda come tutte le fidanzate del campione, ha quindi offerto «amore e sostegno» alla famiglia Pistorius e ha scritto: «Ho frequentato Oscar per cinque anni e non ha mai alzato un dito contro di me o mi ha fatto temere per la mia vita». Scatenati anche i quotidiani locali, come il tabloid Citizen che questa mattina titolava “Blade Gunner?”, storpiando uno dei suoi soprannomi, “Blade Runner”. Il film con Reeva. La Steenkamp intanto continuerà a vivere sul piccolo schermo: i produttori del reality sudafricano di cui era protagonista la fidanzata di Pistorius hanno confermato la decisione di trasmettere il programma registrato nonostante la tragica morte della top model. Così oggi andrà in onda come previsto la prima puntata di «Tropika Island of Treasure», una sorta di “Isola dei Famosi” ambientato in Giamaica. La puntata sarà dedicata dall’emittente tv Sabc1 alla memoria di Reeva e sarà introdotta da un suo ricordo.