Tarvisio: al Bachmann iscrizioni cresciute del 30%, ma drastica riduzione del personale

di Alessandro Cesare.

Il nuovo convitto dell’Istituto superiore “Ingeborg Bachmann” ha registrato un incremento delle iscrizioni del 30%. Peccato che il personale che dovrebbe supportare i ragazzi, invece, sia diminuito del 60%. E così, quando l’anno scolastico è cominciato da un paio di giorni (gli studenti della sezione sportiva sono tornati in classe il 3 settembre, dopo aver effettuato stage d’allenamento sui ghiacciai, a Lignano e in Olanda nello skidome indoor), mancano all’appello educatori, cuochi, personale Ata e insegnanti. Una situazione che sta mettendo in difficoltà la scuola, capace comunque di sopperire ai buchi grazie alla disponibilità degli insegnanti di ruolo. I 63 posti disponibili nel convitto sono già stati occupati e la scuola s’è dovuta appoggiare a una struttura alberghiera per dare ospitalità agli altri nove tra studenti e tecnici. Con questi numeri l’ufficio scolastico regionale dovrebbe inviare a Tarvisio più di 10 educatori, 3 cuochi, una segretaria, un guardarobiere e undici collaboratori scolastici. Per ora al Bachmann ci sono quattro educatori, un solo cuoco e un paio di collaboratori scolastici. Il problema è che le nomine vengono fatte a ridosso del “normale” inizio dell’anno scolastico e quindi a metà settembre. La normativa attuale non consente di anticipare la designazione di docenti ed educatori per quelle scuole, come il Bachmann, dove l’attività didattica comincia con un certo anticipo. «Noi comunque ci siamo attrezzati per garantire la sicurezza dei ragazzi ospiti del convitto sia di giorno che di notte – spiega la referente del progetto Ski college, Tiziana Candoni –. Ci sono studenti che arrivano da tutta Italia, oltre che dalla Polonia e dall’Austria: le loro famiglie devono poter stare tranquille». Candoni non vuole fare polemiche, ma gradirebbe che una struttura come il convitto fosse utilizzata al meglio, sfruttando tutte le potenzialità di cui dispone. «Fortunatamente gli insegnanti che lavorano al Bachmann sono davvero magnifici – aggiunge – e si stanno sacrificando in maniera volontaria, facendo cose che non rientrano nei loro compiti. E questo perché i docenti hanno a cuore il presente ed il futuro di questo istituto. Il nostro auspicio – conclude – è che al più presto possa arrivare il personale di cui necessitiamo». Ora che il convitto ha esaurito i posti a sua disposizione, la speranza è che Regione e Provincia di Udine riescano a trovare le risorse per completare la struttura. Ci sono ancora una trentina di posti letto da ricavare al secondo e al terzo piano.