Tarvisio: benzina giù oltreconfine, la fuga dal Friuli in Austria

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di Giancarlo Martina.

Ora ci si accorge anche a livello nazionale che i prezzi dei carburanti in Italia non scendono quando cala il costo del barile di petrolio. Il costo della materia prima è pressoché dimezzato, ma benzina e gasolio sono scesi solo del 16%. Causa dell’alta tassazione dicono gli esperti, ma la gente sa benissimo che come il valore del barile tornerà a salire, puntuali scatteranno anche gli aumenti alle pompe. E in un paese di frontiera come Tarvisio, dove ci si confronta giornalmente con ciò che accade nelle vicine Austria e Slovenia, questo paradosso è ancora più evidente. Ebbene, oltre confine i prezzi seguono puntualmente, quindi, giornalmente l’andamento del mercato del petrolio, tant’è che ieri al distributore del comune di Villaco, il gasolio era a 0,998 euro e la super 95 a 1,058 e nel Comune, confinante con Tarvisio, di Arnoldstein la benzina era a 1,115 e il gasolio a poco meno. Nel capoluogo della Valcanale al distributore Esso, vicino ai campi di sci, la super con lo sconto regionale ieri era a 1,319 euro e il gasolio a 1,312 euro. Anche in Slovenia prezzi più vantaggiosi: super 95 a 1,268 e gasolio a 1,197. «Siamo stati sempre svantaggiati, ma mai come in questo periodo – afferma Giancarlo Monego gestore del distributore Esso -, purtroppo, noi cerchiamo di fornire servizi, di metterci a completa disposizione del cliente, ma non possiamo fare fronte a una simile concorrenza. C’erano migliaia di villeggianti in Valcanale durante le vacanze di fine anno, ma tutti prima di ripartire, il pieno lo hanno fatto oltre confine». Grave il danno per distributori della vallata, ma questo fenomeno incide sull’intera economia della Valcanale. La giunta comunale, da tempo si sta battendo perchè venga riconosciuta a Tarvisio l’attenzione dovuta per la sopravvivenza della valle. L’anno scorso aveva formulato anche il “Progetto Tarvisio”, presentato alla Regione. Il progetto prevede l’abbattimento delle accise per portare il prezzo nelle pompe di Tarvisio a essere concorrenziale con quelli praticati dai nostri vicini e anche l’introduzione di una fiscalità di vantaggio per le imprese produttive. «Il progetto è mirato – ricorda il sindaco Renato Carlantoni – a far invertire la tendenza di quanto sta accadendo da anni, ossia, che i costi dei carburanti che ora attraggono in Austria e Slovenia, dove chi va a fare il pieno approfitta anche per fare la spesa o per gustare un gulasch o la Sacher torte, possano diventare la nostra attrazione principale per calamitare, con la scusa del carburante a un prezzo migliore, i nostri vicini a vantaggio anche del commercio, della ristorazione e dell’occupazione. Infatti, nel raggio di 50 chilometri risiedono ben 216 mila austriaci e sloveni e solo 6.500 italiani. Perciò, si è stimato che con il nostro progetto, il vantaggio per lo Stato italiano sarebbe una cifra che oscilla tra gli 11 e i 15 milioni di euro l’anno». Purtroppo, nonostante, la presidente Serracchiani e l’assessore alle finanze Francesco Peroni, avessero riconosciuto la bontà del progetto, gli uffici regionali l’hanno bocciato perchè contrario alle direttive europee. «È triste che su un tema così importante si sia lasciata la risposta agli uffici – conclude Carlantoni -, ma noi insisteremo, perchè siamo convinti dei vantaggi che il progetto porterebbe al territorio».