Tarvisio: dietrofront al Bachmann, 23 ore in più, ora il Liceo è salvo

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di Michela Zanutto.

 Tanto tuonò che piovve. Dopo le proteste di genitori e insegnanti, oltre a quelle del primo cittadino Renato Carlantoni, il provveditorato fa dietrofront e concede 23 ore in più per evitare disagi ai ragazzi al quarto e quinto anno del liceo tarvisiano. Il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Carmine Monaco visiterà il Bachmann oggi (è la prima volta, appuntamento con gli studenti al polifunzionale), così da toccare con mano il progetto formativo messo a punto. Se non fosse intervenuta la modifica oraria, per l’anno scolastico 2014/2015 il liceo scientifico e lo ski college avrebbero subito importanti mutamenti d’orario e i ragazzi del corso tradizionale sarebbero stati costretti ad adattarsi alle esigenze degli agonisti, con interruzione delle lezioni in corrispondenza delle gare e un surplus d’orario durante il resto dell’anno scolastico. Ma non è tutto. Perché nella questione ha giocato un ruolo determinante il problema di sicurezza: le aule dell’edificio di via Vittorio Veneto non sono grandi abbastanza per ospitare classi da 31 e persino 34 alunni, che si sarebbero venute a creare con la fusione dei due corsi. Problemi che hanno già spinto alcuni ragazzi a scegliere altre scuole. A maggior ragione dopo che anche le ore di lingua tedesca sono in forse e con la cattedra di diritto cancellata anche all’Itt. L’accorpamento delle classi, dunque, metteva a rischio la medesima sopravvivenza della scuola. E la visita di Monaco punta proprio a scongiurare il verificarsi di altri disguidi simili nei prossimi anni. Perché se la norma impone numeri uguali per tutti, il buon senso sa che il crollo demografico in atto mette a dura prova l’esperienza delle scuole di istruzione superiore della Valle. Il Bachmann è una realtà complessa dal punto di vista organizzativo che raccoglie tutti gli ordini e gradi delle scuole, per arrivare fino al convitto. Ma c’è anche la peculiarità territoriale da preservare: è un istituto di montagna situato a ridosso di un confine plurilingue. In più, questo anno scolastico segna per il Bachmann il via al liceo scientifico sportivo. «Provincia e Regione hanno scelto di assegnare un indirizzo particolare a una scuola di montagna che altrimenti mai avrebbe avuto i numeri per sopravvivere a causa dello spopolamento. Numeri imposti dal Ministero in modo uguale per tutti», ricorda Carlantoni. Parallelo è il progetto dello ski college nato 15 anni fa e conosciuto nel mondo al punto da richiamare studenti da America, Spagna, Serbia, Austria, Russia, Polonia, Slovenia e quest’anno anche dal Giappone.