Tarvisio: la Meroi assieme al marito torna in Nepal, «Nessun primato, solo un rimettersi in marcia»


di Tiziano Gualtieri

Nessuna spedizione e nessun primato da cercare. Solo una «gita» – per quando si possa chiamare gita un trekking a seimila metri d'altezza -, una vacanza per ritrovare vecchi amici e verificare anche in alta quota le condizioni di suo marito Romano Benet.
      Nives Meroi, la più grande alpinista italiana, è partita oggi per ritornare in Himalaya e affrontare un itinerario che la condurrà alla cima del Mera Peak a 6.476 metri d'altezza. Torna, finalmente, nel luogo del mondo che tante soddisfazioni le ha dato, ma che le ha anche insegnato che «tornare a casa è la cosa più importante». <br />
      A due anni di distanza e dopo aver «scalato» l'Ottomila più difficile, la guarigione di Romano colpito da un'aplasia midollare con due trapianti di midollo osseo, eccola nuovamente alle prese con valigie e bagagli, ma questa volta niente ramponi o picozze, solo il «semplice gusto di rimetterci a camminare».

 

      Non importa se, nel frattempo, altre tre donne hanno scalato tutti i quattordici Ottomila: «Romano e io non l'abbiamo mai vissuta come una gara – spiega la Meroi – altrimenti avremmo impostato le scalate in maniera diversa, senza cercare le «balene bianche», le vie invernali o scalando da soli. È anche per questo che non è detto che torneremo sugli Ottomila.
      Tutto dipende da come reagirà il fisico di Romano». «Se me la cavo, qualsiasi cosa arriva andrà bene – aveva detto Benet – non avrò nessun rimpianto», e Nives ha già le idee chiare: se nel loro futuro non ci saranno più Ottomila ci saranno tante altre cose da fare in montagna anche perché «noi viviamo in montagna e non di montagna il che è diverso». Affrontare la malattia della persona che ami non è mai semplice, ma proprio in quei momenti è emersa nuovamente la Meroi scalatrice. La lunga attesa, un primo trapianto che non dà i risultati sperati, fino a quando le nuvole si aprono e rivedi la cima. «Abbiamo affrontato la malattia come quando scalavamo: un passo dopo l'altro, in umiltà e senza mai perdere il coraggio».
      Da oggi per Romano e Nives, la coppia di alpinisti più forte del mondo, è arrivato il momento di rimettere lo zaino in spalla e godersi un po’ di più quel Nepal che li ha adottati e che loro considerano una terra adottiva.