Tarvisio: tutto tace sulla Weissenfels, dalla Regione ancora niente incontro

di Maura Delle Case.

Tutto tace sul fronte Weissenfels tech-chains. Nonostante la richiesta avanzata dalle parti sociali dati 8 maggio, la Regione non ha ancora concesso a Fim e Fiom un incontro per approfondire la situazione dell’azienda di Fusine che, insostituibile serbatoio occupazionale per il Tarvisiano, a dicembre è passata nelle mani di una multinazionale facente capo alla società romana Itp Energy corporation. A preoccupare sono le incertezze che la cessione dell’impresa porta con sé, incertezze legate al fatto che ancora per lavoratori e sindacato non sia stato possibile valutare un piano industriale. Risultato: gli interrogativi si affastellano. La nuova proprietà vuole fare sviluppo? Vuole cedere l’azienda? Difficile rispondere. Riunite ieri in assemblea, le maestranze hanno ancora una volta esternato la propria preoccupazione, comprensibile visti gli ultimi dieci, tribolati anni di vita della Weissenfels. In una scarna nota redatta a margine della riunione, Fim e Fiom assieme alla Rsu hanno definito «gravissimo» il disinteresse della Regione per «un’azienda che nel suo territorio rappresenta l’unica attività industriale e che sostiene novanta famiglie». Uno sfogo, quello delle parti sociali, che svela quanta importanza rivesta al momento l’intervento regionale per «esplorare – si legge ancora nella nota – tutte le strade che possono portare ad una stabilizzazione della vicenda». «In un territorio così scarsamente industrializzato qual è quello del Tarvisiano, la Regione deve prendere in mano la situazione», hanno ribadito a margine dell’assemblea con i lavoratori, Giampaolo Roccasalva (Fiom) e Marco Palese (Fim), rilevando la grande preoccupazione ci serpeggia tra le maestranze, «gente che – hanno concluso – ha subito negli ultimi dieci anni fallimenti e concordati e ora ha paura possa succedere di nuovo». Dallo scorso 6 maggio i novanta lavoratori in forze alla Weissenfels utilizzano a rotazione la cassa integrazione ordinaria che verrà meno a fine luglio. Entro quella data l’auspicio è che vi siano dei chiarimenti riguardo al futuro dell’impresa. Spiegazioni che potrebbero arrivare il prossimo 10 di luglio, data in cui le parti sociali dovrebbero finalmente poter incontrare a Tarvisio la nuova proprietà.