Tavagnacco: il rilancio della verza, un’orticola da rivalutare


È possibile rilanciare e diffondere, specialmente nella zona di Feletto, la produzione della verza. L’ha detto l’assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali, Claudio Violino, che a villa Tinin, ha concluso il convegno “La verza in Europa” in occasione dell’11ª edizione della Fiera di Sant’Antonio, organizzato dal Comune di Tavagnacco e dalla Pro loco. Un ortaggio dalle eccellenti qualità organolettiche tali che consentono di abbinarla, come accade nella più antica tradizione friulana e giuliana, con le carni e i prodotti suini nostrani  Conseguentemente, con la maggiore diffusione sul territorio di tale coltura, potrà crescere, ha aggiunto l’assessore, anche la mostra-concorso a tema, abbinata alla locale manifestazione di gennaio. La Regione, ha quindi ricordato l’assessore Violino, sta investendo, attraverso il marchio “Tipicamente friulano”, per far conoscere le specificità del nostro territorio, e attraverso esse, tutte le attrattive e le prerogative della nostra terra. Nel contempo, l’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia sta valorizzando gli enti che la stessa Regione aveva istituito con lungimiranza negli anni 60. Tra essi, l’Ersa, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, che ha compiti di ricerca e sperimentazione e che valorizza le attività di selezione delle varietà orticole. Studi che ad esempio hanno portato a realizzare, senza l’ausilio di modificazioni genetiche, le diverse varietà della specie che oggi si utilizzano in cucina ricavandole dalla verza selvatica.
Valorizzare i prodotti tipici, autoctoni, nostrani, dunque, secondo Violino, per assicurare economicità al settore rurale nei prossimi anni. Ciò potrà avvenire anche attraverso il sostegno, che la Regione assicura, ai “farmer’s market” di vendita diretta dei prodotti agricoli, dai produttori ai consumatori, ai mercati contadini, alla promozione dei prodotti a “chilometri zero”. Il convegno, condotto dal giornalista Silvano Bertossi, è stato aperto dall’intervento di Enos Costantini sullo sviluppo e la diffusione della verza tra il passato e i tempi moderni, mentre sulla sua valorizzazione agronomica si è soffermato Costantino Cattivello, dell’Ersa. Paolo Foramitti ha invece richiamato alcuni elementi storici e l’assessore provinciale all’agricoltura, Daniele Macorigh, ha ribadito le opportunità di crescita del settore agricolo attraverso le produzioni più tipiche.