Tanja Ariis dal MV di oggi
Sarà Tolmezzo ad ospitare l’unica pista di guida sicura del Triveneto, quinta in Italia.
Avrà funzione educativa per neopatentati e giovani e sarà a servizio anche delle forze dell’ordine e di soccorso. Proprio per le sue finalità quando sarà inaugurata, tra settembre e ottobre , sarà coinvolta la popolazione studentesca regionale.
«In tutta la regione non c’è una pista dove poter organizzare un corso di guida sicura per i ragazzi che devono fare il patentino, ma anche per chi deve guidare un’automobile o una moto» aveva detto nei giorni scorsi Giuliano Gemo, per 30 anni ai vertici della Federazione motori del Fvg. <
«Chi vuole imparare a guidare in pista – aveva detto – oggi è costretto ad andare all’estero o in Toscana». E invece a guardar bene una pista di guida sicura, o meglio “una pista polivalente ad uso palestra addestrativa” si trova a Tolmezzo dove in laborioso silenzio, con perseveranza – l’iter burocratico tra varie autorizzazioni ha richiesto ben 9 anni – ed a costi contenuti, 590 mila euro (contro i costi milionari delle piste carinziane o tedesche) è stata realizzata dal Comune di Tolmezzo, con contributo di circa 400 mila euro da parte della Regione FVG.
Della necessità di realizzare tale opera si era iniziato a parlare già nel 1999, durante un convegno sulla guida sicura organizzato dal Rotary club di Tolmezzo. Il Rotary si prodigò particolarmente in questo senso e trovò subito interlocutori attenti e convinti sostenitori nell’allora sindaco di Tolmezzo, Sergio Cuzzi, e nell’assessore allo sport, oggi primo cittadino del capoluogo carnico, Dario Zearo.
«In questi giorni – spiega l’architetto Paolo Petris, progettista della pista – stiamo ultimando le recinzioni del circuito polivalente, tecnicamente mini-impianto, una “palestra addestrativa” per uso didattico, sportivo, turistico e sociale. È lunga 940 metri e si trova a sud del Poligono di Tiro, accanto alla strada statale 52 bis”.
Il sindaco Zearo spiega: «La pista polivalente nasce dalla necessità e dalla consapevolezza di dover dare una risoluzione ai problemi derivanti dal verificarsi di numerosi incidenti d’auto nella nostra regione. Il dovere è quello della prevenzione, pertanto come amministratori abbiamo sentito la necessità di garantire sul nostro territorio un circuito finalizzato alla sicurezza stradale, con un “mini impianto” particolarmente adeguato all’insegnamento dell’educazione stradale agli alunni delle scuole, a corsi di guida sicura per neopatentati, corsi di perfezionamento per conducenti di ambulanze, vigili del fuoco, forze dell’ordine».
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