Tolmezzo: Carabiniere arrestato dalla Polizia x spaccio e detenzione di stupefacenti (04/10 indagato altro maresciallo)


aDemetrioCondellofoto Messaggero Veneto

Un maresciallo cinquantenne dei carabinieri di Tolmezzo è stato arrestato ieri dalla Polizia di Tolmezzo perchè accusato di peculato, concussione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ad incastrarlo uno spacciatore suo complice, per una questione di vendita e spaccio di eroina. L'arresto è scattato al momento in cui lo spacciatore consegnava il denaro proveniente dalla vendita della droga al carabiniere, che è stato colto in flagranza di reato. Attualmente il militare si trova agli arresti domiciliari. Sembra si sia giustificato del suo operato  adducendo  presunti problemi economici. Sono in corso ulteriori indagini per stabilire se vi fossero ammanchi ulteriori di materiale stupefacente sequestrato e depositato presso la caserma dei Carbinieri.<br />

«L’ho fatto perché avevo bisogno di soldi». È questa la frase che più è rimasta impressa agli uomini della polizia  mentre interrogavano il maresciallo Demetrio Condello all’interno del commissariato subito dopo averlo fermato mentre era in procinto di ricevere il denaro quale corrispettivo della droga venduta a un intermediario. Una giustificazione attorno alla quale ruoterà parte delle indagini che si preannunciano particolarmente delicate. Ma anche una giustificazione che – stando ai si dice – sarebbe stata presa con le molle dagli inquirenti in attesa dello sviluppo delle indagini. Indagini che si preannunciano molto delicate, ma altrettanto celeri proprio perché polizia e carabinieri puntano a fare immediata chiareza sulla vicenda. E non è un caso, infatti, che ieri il procuratore della Repubblica di Tolmezzo, Giancarlo Buonocore, abbia chiesto di non essere disturbato trattandosi appunto di una giornata particolarmente difficile e delicata. Condello, del resto, ha sempre operato fianco a fianco con la Procura di cui era uno dei principali collaboratori. Rimane, tuttavia, da capire – ma probabilmente Condello avrà già fornito alcune spiegazioni – a quali difficoltà economiche abbia fatto riferimento. Inevitabile, a questo punto che la sua vita privata venga scandagliata anche sotto il profilo economico. Massimo e comprensibile riserbo, dunque, per un’inchiesta che, come accennato, si preannuncia molto celere e determinata. La speranza è che si tratti non soltanto di un caso singolo (un altro carabiniere della compagnia di Tolmezzo è indagato, ma la sua posizione sarebbe assolutamente più soft), ma che quella di martedì, addebitata a Condello, sia l’unica sua azione contro la legge. Sarà da chiarire come il maresciallo sia diventato “vittima” lui stesso di una guerra – quella alla droga – che da anni lo ha sempre visto in prima fila. Principalmente a lui, infatti, vanno annoverati i diversi blitz che i carabinieri di Tolmezzo hanno compiuto negli anni scorsi nel corso del Rototom Sunsplash, il più grande festival reggae europeo. Come noto, il festival si è svolto a Osoppo dal 1994 al 2009, mentre dallo scorso anno è stato spostato in Spagna, a Benicassim

79 Risposte a “Tolmezzo: Carabiniere arrestato dalla Polizia x spaccio e detenzione di stupefacenti (04/10 indagato altro maresciallo)”

  1. complimenti. . . . . Ora chi ha problemi economici vende l’eroina . . . . . Ma vaffa . . . . . . . .

  2. complimenti. . . . . Ora chi ha problemi economici vende l’eroina . . . . . Ma vaffa . . . . . . . . Tiziana collina

  3. aggiornamento del 04/08/2011

    di Domenico Pecile

    Uno choc: per l’Arma, per la polizia, per le istituzioni. Ma anche per i cittadini di Tolmezzo: dall’altra sera, il vice comandante della stazione dei carabinieri, il luogotenente Demetrio Condello, 50 anni, responsabile del Nucleo operativo del capoluogo carnico, è agli arresti domiciliari. L’accusa è pesantissima: concorso in detenzione di droga ai fini di spaccio e concussione. Un altro carabiniere risulta invece indagato, ma la sua posizione risulterebbe molto meno grave. Già, uno choc terribile. Anche perché la scorsa settimana, grazie a una lunga attività investigativa coordinata dallo stesso Condello, i carabinieri di Tolmezzo avevano smantellato una rete, che aveva a Osoppo, sul Tagliamento, il punto di smercio di stupefacenti. Le persone arrestate erano state dieci. L’ennesimo successo accreditato al maresciallo Condello che ora è stato catapultato dall’altra parte della barricata. Quella che aveva sempre combattuto. Quella che lo aveva fatto conoscere come un investigatore di punta nella lotta al traffico di droga. Per questo, l’imbarazzo, il disagio e la rabbia sono più che comprensibili, inevitabili. Giustificabili. Il graffio è profondo. Brucia e brucerà a lungo. Lo si leggeva ieri nelle facce dei colleghi dell’arrestato, ma anche in quelle dei poliziotti. Tace il vertice dell’Arma. Non rilascia ancora dichiarazioni il procuratore della Repubblica di Tolmezzo, Giancarlo Buonocore. E non rilasciano dichiarazioni neppure gli uomini della polizia cui è toccato il beffardo e ingrato compito di arrestare il collega dell’Arma. Tuttavia, dalla Questura sottolineano con amarezza che «si tratta di vicende nelle quali mai vorremmo imbatterci». Ma tant’è!, dura lex sed lex. Il blitz degli uomini della polizia è scattato verso le 12 dell’altro ieri. Il maresciallo Condello aveva concordato un incontro con un intermediario al quale nei giorni precedenti aveva fornito alcuni etti di droga – oltre 700 grammi di hashish e una quarantina di cocaina – e dal quale attendeva il corrispettivo in denaro, alcune migliaia di euro. Ma, al momento dell’incontro c’erano anche i poliziotti messi sulle tracce del maresciallo dei carabinieri, pare, proprio da alcune “confessioni” dell’intermediario. Condello è stato immediatamente portato al commissariato per un primo, lungo interrogatorio durato fino a tarda sera. Più tardi gli uomini della polizia sono arrivati alla stazione dei carabinieri di Tolmezzo, per una perquisizione dei locali a disposizione dello stesso Condello che lì aveva il suo domicilio (per i domiciliari è stata scelta l’abitazione di un suo parente). Una perquisizione motivata dall’ipotesi accusatoria – in attesa di conferme ufficiali, rimaniamo infatti ancora nel campo delle ipotesi – dal fatto che il vice comandante della Compagnia abbia sottratto o abbia omesso la distruzione di uno o più quantitativi di droga. Si tratta di sostanze stupefacenti che spesso, su richiesta della Procura che ha in corso i procedimenti, vengono custodite nelle caserme. E in quella di Tolmezzo era proprio Condello il responsabile della custodia. Una volta che i procedimenti vengono chiusi, le sostanze vengono distrutte in appositi inceneritori, a Remanzacco o Spilimbergo. Come accennato, anche un altro carabiniere che fa riferimento alla Compagnia di Tolmezzo, è adesso sotto inchiesta ed è stato indagato. Ma non si conosce quali siano le accuse nei suoi confronti, e la sua posizione – come detto – parrebbe molto meno compromessa di quella del maresciallo. L’inchiesta è ora nelle mani del procuratore della Repubblica di Tolmezzo, Buonocore. Alla polizia spetta ora il compito di approfondire le indagini, mentre da parte sua l’Arma ha già avviato un’inchiesta interna che si preannuncia alquanto delicata, ma anche inclemente e rapida per evitare ricadute d’immagine e non soltanto a Tolmezzo. Non appena la procura formalizzerà il provvedimento, nei confronti del Condello scatterà immediatamente la sospensione dal servizio. L’obiettivo di polizia e carabinieri è quello di di fare massima chiarezza e pulizia. Mentre la speranza è che si tratti di un caso assolutamente isolato, singolo

  4. E ora, come sempre accade, questo verrà trasferito e continuerà a fare il suo lavoro. Invece se un ragazzino viene sorpreso a fumare haschic lo arrestano e gli rovinano per sempre la vita.

  5. Schema già visto, fra 15gg nessuno ne parla, fra un anno è in prepensionamento.

  6. chissà quanti ce n'è come lui… e nessuno sa niente!!! è uno schifo unico.. e poi vanno a rompere a tutti quelli che magari ogni tanto si fumano qualcosa…  non ci sono parole.. se non che è tutto uno schifo!

  7. La cosa assurda è che il signore in questione ha condotto assieme a tutto il dipartimento di Tolmezzo un megaoperazione antidroga giusto giusto 2 settimane fa. 
    Hanno impiegato 178 carabinieri per un totale di 58 perquisizioni ,la maggior perte delle quali a casa di incensurati e talune anche a minorenni alle ore 5:00 del mattino( solitamente si fa se c'è pericolo di uso di armi da fuoco)…e sapete che cosa hanno trovato ? 10 grammi di fumo e 2 piante in fase vegetiva. 
    Quando il vero spacciatore è a casa loro. Bravi.

  8. vorgognati stronzo a rompere il cazzo hai ragazzini x una canna e fare la morale e ppoi tu sei il primo a spacciare l eroina e la cocaina

  9. Vergogna!! VIA DALL'ARMA E DALLE ISTITUZIONI SUBITO!!! TORNA A FARE IL TUO VERO MESTIERE!!!!!

  10. io dico w la giustizia andate andate a beccare i ragazetti per due grammi e a rovinarli mentre il spacciattore enorme e proprio accanto al tricolore rosso come il sangue bianco come la coca dentro i vostri nasi verde come l'erba che la legge nega ma il mio paese se ne fregaaaa 🙂 il ragazzo che ha fatto beccare il maresciallo e un grandeeeeeeeeeeeeeeeee cmq avrai una vitaccia adesso te la faranno pagare e cosi che funziona qui cmq sei un grandeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :)))))))))

  11. Però non tutto è marcio se poi ci sono stati altri uomini delle istituzioni che hanno fatto in modo venisse inchiodato di fronte alle sue responsabilità.

  12. L'unico commento che posso fare è uno solo.. che come uomo fai pietà… e come collega ti schifo proprio.. problemi economici..??? tutti noi statali che percepiamo lo stesso stipendio cerchiamo di andare avanti a testa alta.. non facciamo la bella vita e non pretendiamo di esser tali.. vergognati feccia…. 
          
           firmato
    mimmo casciano

  13. Aspetterei di conoscere l esito delle indagini prima di sparare a zero sentenze!!!!

  14. Aggiornamento del 05/08/2011

    Il sindaco di Tolmezzo, Dario Zearo, ammette di avere difficoltà a commentare quella che a Tolmezzo ieri era la notizia del giorno: l’arresto del luogotenente della Compagnia dei Carabinieri di Tolmezzo, Demetrio Condello. «Sono scioccato – dice Zearo – sono veramente molto dispiaciuto perché conosco bene il luogotenente Condello, persona che ho sempre stimato e che ha sempre fatto il suo dovere. Non riesco a capire come sia potuto inciampare in un fatto del genere». «Non mi sento di dare alcun giudizio – dice Zearo, che preferisce attendere che siano gli organi preposti ad accertare quanto avvenuto, ma che ammette – sono rimasto di sasso. Questa persona ha alle spalle 18 missioni all’estero in teatri impegnativi del pianeta e anche i nostri rapporti sono sempre stati ottimi. Sono rimasto malissimo e mi dispiace molto per la sua famiglia».

  15. Aggiornamento del 05/08/2011

    diTanja Ariis

    La città di Tolmezzo ieri si è risvegliata sotto choc alla notizia, piombata sul capoluogo carnico come un macigno, un pugno allo stomaco ricevuto a tradimento, dell’arresto del luogotenente della Compagnia dei Carabinieri di Tolmezzo Demetrio Condello per spaccio di sostanze stupefacenti. È stato un risveglio amaro e frastornante quello di ieri per gli abitanti di Tolmezzo dove Condello si è guadagnato negli anni la stima di molte persone, indicato da molti come persona irreprensibile e punto di riferimento nella lotta contro lo spaccio di stupefacenti. Se la notizia di un arresto di peso era iniziata a circolare già nel tardo pomeriggio di mercoledì, solo ieri mattina per i più ha assunto contorni più definiti, rivelandosi in tutta la imprevedibilità. Così ieri in centro non era difficile vedere persone immobili e incredule per ciò che stavano leggendo sulle locandine delle edicole o ferme per strada con il giornale spalancato davanti agli occhi alla ricerca di un’altra spiegazione a una notizia che sembrava uscita da un film. Scioccante, sconvolgente: commenti stringati, tanto smarrimento. Condello è molto conosciuto a Tolmezzo e in Carnia i più faticano a credere che possa aver fatto ciò che oggi le accuse gli contestano. Scuotono la testa in molti. Alcuni invece non nascondono una certa rabbia. «C’è indignazione – ammette un uomo di Tolmezzo – perché la divisa va onorata e rispetto ad essa mai dovrebbero esserci ombre come queste. La fiducia dei cittadini nelle forze dell’ordine rischia di andare a pezzi altrimenti. Il pensiero va ai figli nostri e a quelli di questa persona». In città non credono che il luogotenente abbia agito per un reale bisogno di soldi. Ciò, obbiettano molti, farebbe a pugni con un tenore di vita che non è passato inosservato. Intanto non manca chi si chiede quale esempio debbano trarne i giovani, spesso bersaglio di critiche, romanzine, lezioni proprio in tema di droga. E non manca pure il riferimento al Sunsplash: «Sembrava – osserva un ragazzo – la causa di tutta la droga circolante in zona. E ora viene fuori che forse chi faceva i sequestri potrebbe essere passato dall’altra parte della barricata? Difficile spiegarlo e capirlo». Una mamma ammette: «Mi viene la pelle d’oca. Di lui non posso dire niente. Se dovevo rivolgermi a qualcuno per tener d’occhio mio figlio, quando magari usciva la sera e volevo stare tranquilla, mi riferivo a lui, è sempre stato un punto di riferimento per me e altre mamme. Faccio fatica a crederci. Mi auguro sia un incidente di percorso. Per lui mi dispiace. Sarà felice invece chi è stato arrestato da lui, specie quei giovani che non gli perdoneranno di aver fatto il duro con loro per poi finire in questa storia». In città e sul web intanto c’è anche chi se la prende con la decisione degli arresti domiciliari perché la ritiene troppo lieve rispetto ai fatti contestati ad un uomo in divisa.

  16. Quello che è interessante sapere e che seguirà una lunga scia di "collaboratori" del maresciallo…

    Quando si sequestra droga il verbale viene redatto almeno da 3/4 UPG, quindi erano altri a sapere gli ammanchi di sostanza.

    La procura tolmezzina dovrebbe analizzare i tenori di vita di tutto il personale del NORM di Tolmezzo…i soldi che vi girano attorno sono tanti… 

    Comunque…VERGOGNA…

  17. Oltre alla lecita domanda circa la "morbida" decisione sui domiciliari qualcuno si è anche chiesto se è corretto che sia la stessa Procura Tolmezzina a seguire il caso. Ammettendo di essere incompetente in materia, e auspicando di essere subito smentito, non può esserci un certo conflitto in tutto questo?

  18. A parte qualche insulto qua e là (dovuto credo alla delusione e alla rabbia per quanto successo) osserviamo che i commenti sono piuttosto equilibrati e pongono domande serie e legittime. Sicuramente il momento non è tra i più semplici da gestire, però sarebbe bello se,  il Procuratore della Repubblica di Tolmezzo o qualcuno a nome dell’Arma, rispondesse ai quesiti posti dai lettori di questo Blog.
     
    Sappiamo che alcuni appartenenti alle Forze dell’Ordine, sono anche lettori del BlogdiAldoRossi.

    Se accadesse sarebbe molto bello, indice di trasparenza e rinnoverebbe la fiducia in tutti nelle nostre istituzioni.
     
    BlogdiAldoRossi

  19. … a Tolmezzo se cade uno spillo si tuona l'invasione aliena ahahah

  20. mi trovo in sintonia con un solo commento lasciato da una persona aninima ma che ritengo molto equilibrata e saggia e cioè:
    prima di emettere sentenze senza nulla sapere e quindi da "IGNORANTE" aspetterei di commentare l'accaduto quando la competente autorità avrà emesso la sentenza "in nome del popolo italiano"

  21. Aggiornamento del 06/08/2011

    di Domenico Pecile

    Colpito. Sorpreso. Amareggiato. Il presidente della Giunta regionale, Renzo Tondo, carnico doc, interviene sulla vicenda di Demetrio Condello, il capo del Norm della Compagnia dei carabinieri di Tolmezzo, arrestato martedì scorso con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio e di concussione e da quella sera agli arresti domiciliari nell’abitazione di un suo parente. «Si tratta di una vicenda – spiega il presidente della Regione – che ci ha colpiti tutti anche perché l’Arma dei carabinieri è e rimane da sempre l’istituzione più amata dagli italiani. Inoltre, la presenza e l’operato del maresciallo Condello sono sempre state apprezzate dai tolmezzini e dai carnici in genere. Sì, sono e siamo molto dispiaciuti». Il presidente della Regione auspica poi che sulla vicenda «sia fatta la massima e tempestiva chiarezza. Ci auguriamo ovviamente che quanto viene addebitato al maresciallo non sia vero, ma nel caso contrario la nostra speranza è che si tratti di un caso isolato che non deve minimamente intaccare l’immagine dell’Arma che anche in Carnia è istituzione particolarmente apprezzata dai cittadini». Ieri, intanto, nel tribunale di Tolmezzo, Demetrio Condello, sarebbe dovuto comparire davanti al Giudice per le indagini preliminari, Lorenzo Massarelli, per l’udienza di convalida dell’arresto. Tuttavia, il sottufficiale – che è difeso dagli avvocati Fleur Casasola e Nicola Cannone – ha preferito non essere presente, decisione questa – per altro – che i suoi legali non hanno voluto commentare. Il Gip si riserverà dunque di riferire nei prossimi giorni. Nulla è trapelato neppure sul fronte delle indagini, tuttora in corso. Nessuna dichiarazione dalla Procura, dalla Polizia (che aveva avviato le indagini ed effettuato l’arresto) e dall’Arma che ha anche avviato un’indagine interna. Nulla neppure sul fronte dell’altro indagato, il brigadiere della stessa Compagnia di Tolmezzo, Silvio Gianblanco, tirato in ballo dal pusher che aveva acquistato la droga dal Condello. Tuttavia, era stato lo stesso Condello, nel corso del primo interrogatorio in Commissariato, a scagionare l’altro carabiniere la cui posizione appare dunque molto defilata rispetto alle accuse cui dovrà rispondere il luogotenente. L’impressione tuttavia è che gli inquirenti vogliano arrivare in tempi stretti a dipanare la matassa e ad avere il quadro completo della vicenda.

  22. Credo che per logica e correttezza, non si possa fare di "tutta l'erba un fascio" a prescindere dall'episodio, sicuramente discutibile.
    Non mi pare corretto accanirsi generalizzando nei confronti dell'Istituzione e dei componenti che la rappresentano e operano sempre in prima linea nella lotta contro il crimine, nell'intento di ripulire questo nostro paese dalle numerose piaghe che lo flagellano. Se la persona sara' ritenuta responsabile di provato reato, sara' sicuramente condannata secondo quanto previsto dalle leggi di questo Paese, ma credo che per correttezza  non si debba ricordare Demetrio solo questo episodio, ma anche per tutti i fatti lodevoli a lui imputabili e che come sempre in questi casi cadono purtroppo nel dimenticatoio.
    Solo perchè appartenente all'arma, mille articoloni con foto etc sicuramente a scopo non benevolo e per i veri delinquenti la misera pubblicazione delle iniziali…vi sembra giusto o democratico questo?

  23. Per il post #22

    Ci sono 2 grosse contraddizioni nel suo ragionamento:
    la prima è di carattere stilistico-retorico e riguarda il cominciare scrivendo frasi generiche a difesa dell'Arma (argomento condivisibile), salvo poi passare a una strenua difesa di Demetrio in nome della correttezza. Ora forse Lei non la vuol capire, ma per dirlo sotto forma di metafora (così si capisce meglio) l'Arma dei Carabinieri sono "le guardie", il maresciallo col suo comportamento è passato dalla parte "dei ladri" a pieno titolo.

    La seconda riguarda la democraticità del mettere "il mostro in prima pagina". Beh questo lo vada a dire a quei genitori che si sono ritrovati il maresciallo in casa alle 5 di mattina a perquisire le abitazioni dei figli, a quei genitori che vedevano in lui una persona a cui chiedere di tenere d'occhio i figli il sabato notte; un po' come affidare i ragazzi all'oratorio per poi venire a sapere che … e ci siamo capiti.
    Oppure a quelle persone che il giorno dopo un'operazione antidroga vedevano sui tg locali o sui quotidiani, il maresciallo tenere una conferenza stampa, oppure vederlo nelle scuole a "predicare bene".

    Comunque io credo anche che, se ha potuto fare quello che ha fatto, forse è chi sopra di lui non ha vigilato a sufficienza. Oppure se non si è accorto di quanto succedeva, come minimo non è nelle condizioni di indagare su quanto successo.

    Concludo dicendole che chi viene pescato sul fatto a spacciare o a detenere droga finisce in carcere (carceri che sono piene di spacciatori e di consumatori abituali); il maresciallo è agli arresti domiciliari!
    Le sembra democratico tutto questo?

  24. AGGIORNAMENTO DEL 06/08/2011 h. 20.00

    Il Gip ha confermato l'arresto del maresciallo Demetrio Condello e vengono pure confermati gli arresti dominiciliari. Ne ha dato notizia il Tg3 regionale nella edizione delle ore 19.30

    BlogdiAldoRossi

  25. Premesso che non si può fare di ogni erba un fascio e che le mele marce le troviamo anche nelle cassette di prima scelta e che parlare del singolo non vuol dire parlare dell’intera arma,è doveroso parlare del caso e porsi alcune domande e riflessioni.
    In Carnia siamo meno di 40.000 anime con una presenza massiccia e spropositata di forze dell’ordine nel loro complesso(carabinieri, polizia, polizia stradale, finanza, polizia municipale, polizia carceraria, guardie forestali,ecc)che penso che nemmeno nelle periferie delle grandi città ce ne sia così tanta.
    Se tutti questi servitori dello stato lavorassero in modo intelligente e coordinato qua da noi non ci sarebbero né ladri di polli né molestatori della quiete notturna. Penso quindi che essi conoscano o per lo meno dovrebbero conoscere ad uno ad uno i consumatori di droga, il percorso che la droga fa e chi la porta.
    Penso che in certi ambienti ci si accorga se arrivano partite di merce incontrollata e che non sia difficile capire da dove arriva…..
    Di tutta la faccenda mi hanno colpito 2 cose:
     

  26. Il fatto che sia apparsa a tutti come normale la scusante portata del carabiniere “avevo bisogno di soldi”. Scusate i ladri e i rapinatori rubano per diletto o per dispetto oppure anche loro forse hanno bisogno di soldi? Non capisco che moralità è questa: non l’hai fatto perché avevi bisogno di soldi ma perché i soldi che avevi non ti bastavano….
  27. Il fatto che attualmente sia agli arresti …ma non in galera ma comodo in casa sua. Non è un bel messaggio. So di ragazzini messi dentro anche per pochi giorni ma per molto meno e forse proprio da lui.
  28. CONSIDERAZIONI FINALI: per uscirne bene come immagine e per riconquistare la fiducia della gente l’Arma deve fare chiarezza e pulizia, non dico che si debba infierire ma si usi la giustizia come ad un qualsiasi cittadino senza concedere attenuanti (avere bisogno di soldi non è un’attenuante) con lì aggravante dell’abuso della sua posizione e dovrebbero per intanto sospenderlo dal servizio e dallo stipendio per poi essere radiato dall’Arma e da qualsiasi altro impiego pubblico.
    Se così non verrà fatto daremo ai nostri ragazzi un messaggio di disperazione e di non fiducia in niente e in nessuno e questo sarebbe un delitto ancora più spregievole di quello oggi commesso.

     
     

  29. Concordando con i post # 23 e 25, volevo solo aggiungere che, sui blog della PS e dei carabinieri, non è presente alcuna notizia al riguardo. Almeno su quelli che ho trovato io, "pasticciando" in rete.

    Solo su   http://blogs.forzearmate.eu/?p=1479#more-1479 si possono leggere alcuni commenti.

    Non saprei come interpretar la cosa. Un modo (comprensibile), per allontanare fin da subito la macchia e il discredito …. o altro?

    I cittadini comunque hanno bisogno di voi… e voi della fiducia della gente!
    E le "considerazioni finali" riportate nel post # 25, credo possano essere condivisibili (e auspicabili) da entrambe le parti!

    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

  30. Concordando con i post # 23 e 25, volevo solo aggiungere che, sui blog della PS e dei carabinieri, non è presente alcuna notizia al riguardo. Almeno su quelli che ho trovato io, "pasticciando" in rete.

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    I cittadini comunque hanno bisogno di voi… e voi della fiducia della gente!
    E le "considerazioni finali" riportate nel post # 25, credo possano essere condivisibili (e auspicabili) da entrambe le parti!

    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

  37. Concordando con i post # 23 e 25, volevo solo aggiungere che, sui blog della PS e dei carabinieri, non è presente alcuna notizia al riguardo. Almeno su quelli che ho trovato io, "pasticciando" in rete.

    Solo su   http://blogs.forzearmate.eu/?p=1479#more-1479 si possono leggere alcuni commenti.

    Non saprei come interpretar la cosa. Un modo (comprensibile), per allontanare fin da subito la macchia e il discredito …. o altro?

    I cittadini comunque hanno bisogno di voi… e voi della fiducia della gente!
    E le "considerazioni finali" riportate nel post # 25, credo possano essere condivisibili (e auspicabili) da entrambe le parti!

    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

  38. Concordando con i post # 23 e 25, volevo solo aggiungere che, sui blog della PS e dei carabinieri, non è presente alcuna notizia al riguardo. Almeno su quelli che ho trovato io, "pasticciando" in rete.

    Solo su   http://blogs.forzearmate.eu/?p=1479#more-1479 si possono leggere alcuni commenti.

    Non saprei come interpretar la cosa. Un modo (comprensibile), per allontanare fin da subito la macchia e il discredito …. o altro?

    I cittadini comunque hanno bisogno di voi… e voi della fiducia della gente!
    E le "considerazioni finali" riportate nel post # 25, credo possano essere condivisibili (e auspicabili) da entrambe le parti!

    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

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    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

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    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

  41. Concordando con i post # 23 e 25, volevo solo aggiungere che, sui blog della PS e dei carabinieri, non è presente alcuna notizia al riguardo. Almeno su quelli che ho trovato io, "pasticciando" in rete.

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    I cittadini comunque hanno bisogno di voi… e voi della fiducia della gente!
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    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

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    I cittadini comunque hanno bisogno di voi… e voi della fiducia della gente!
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    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

  43. Concordando con i post # 23 e 25, volevo solo aggiungere che, sui blog della PS e dei carabinieri, non è presente alcuna notizia al riguardo. Almeno su quelli che ho trovato io, "pasticciando" in rete.

    Solo su   http://blogs.forzearmate.eu/?p=1479#more-1479 si possono leggere alcuni commenti.

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    I cittadini comunque hanno bisogno di voi… e voi della fiducia della gente!
    E le "considerazioni finali" riportate nel post # 25, credo possano essere condivisibili (e auspicabili) da entrambe le parti!

    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

  44. Concordando con i post # 23 e 25, volevo solo aggiungere che, sui blog della PS e dei carabinieri, non è presente alcuna notizia al riguardo. Almeno su quelli che ho trovato io, "pasticciando" in rete.

    Solo su   http://blogs.forzearmate.eu/?p=1479#more-1479 si possono leggere alcuni commenti.

    Non saprei come interpretar la cosa. Un modo (comprensibile), per allontanare fin da subito la macchia e il discredito …. o altro?

    I cittadini comunque hanno bisogno di voi… e voi della fiducia della gente!
    E le "considerazioni finali" riportate nel post # 25, credo possano essere condivisibili (e auspicabili) da entrambe le parti!

    Un grazie comunque, a tutti quegli uomini (e donne ovviamente) delle forze dell'ordine, che, all'interno dei propri ruoli e competenze, (pur con i limiti propri e comuni a tutti gli essere umani) sono quotidianamente , al servizio della comunità, con passione, senso di responsabilità e certamente, non senza difficoltà e pericoli.

    mandi

  45. per il post #25

    mi complimento per la pacatezza e la completezza del ragionamento; la pregherei però di evitare in futuro di scrivere in rosso. Anche perchè scritta rossa su sfondo bianco è fastidiosada leggere e quindi il tentativo di messa in evidenza del proprio pensiero diventa poi un boomerang visivo.

    Se vuole proprio differenziarsi dagli altri commenti, firmi il suo con nome o cognome o con un nick.

    Altrimenti continui pure con l'anonimato, ma eviti le … "colrazioni".

    grazie
    BlogdiAldoRossi

  46. Aggiornamento del 07/08/2011

    Demetrio Condello, il sottufficiale a capo del Norm della Compagnia dei carabinieri di Tolmezzo, accusato di detenzione di droga per fini di spaccio e di concussione, resterà agli arresti domiciliari. La convalida degli arresti è stata decisa ieri dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale del capoluogo carnico, Lorenzo Massarelli. Che, dunque, ha confermato l’impianto accusatorio e il regime di restrizione della libertà per il maresciallo dell’Arma. E sempre ieri si è saputo che uno dei due legali dello stesso Condello è stato sostituito: Davide Zignani, che subentra al posto di Fleur Casasola, affiancherà quindi Nicola Cannone.
    Da domani sia l’attività investigativa da parte degli uomini della polizia – che martedì scorso avevano tratto in arresto il carabiniere durante il suo incontro con il pusher – sia quella della difesa sono destinate a subire una brusca accelerazione. E negli ambienti del’Arma si vocifera che nei prossimi giorni potrebbe arrivare il procedimento di sospensione dal servizio nei confronti del maresciallo (Demetrio Condello ha scelto l’abitazione di un parente per restare ai domiciliari visto che il suo domicilio era nella stessa caserma dei carabinieri di Tolmezzo).

  47. SALVE  MI DISPIACE  NON  METTERE  IL  MIO  NOME  XCHE  ANCHE  IO  PORTO  UNA  DIVISA,STATE  TRANQUILLI  CHE  SE  NE  PARLERA  ALTRI 2-3  GIORNI  E  NON  SAPREMO  PIU'  NIENTE   DI  QUESTA  STORIA     NEANCHE  NEI BLOG  DEI  CARABINIERI   CI  SONO   NOTIZIE  XCHE?CMQ   ALDO  ROSSI    COMPLIMENTI

  48. Mi sembra di vivere in Iraq…il regime tranquillizza il popolo!!!

    Condello ha ammesso le sue responsabilità, quindi niente perbenismi.

    Vorrei invece sapere i suoi più stretti collaboratori, alias Maresciallo COLONNA e Brigadiere GIANBLANCO che ruolo rivestono nella vicenda dato che il puscher ammette il loro ruolo criminale nella vicenda.

  49. per il messaggio # 29

    Dato che lei porta la divisa; vorrei sapere… come viene vissuta questa notizia all'interno dell'ambiente dove lei lavora? C'e' una sorta di "consegna del silenzio" non scritta, oppure c'e' stata o c'e' ancora tra voi colleghi, una (anche se ovviamente non ufficiale) ben distinta presa di posizione?

    Personalmente ritengo che le misure adottate verso il sottufficiale, , se dovessero permanere tali e tutto poi si risolva nella situazione da lei descritta, rischiano di avere un doppio effetto negativo, sulla comunità e sull'arma stessa… e in genere verso tutti coloro che portano una divisa.

    Oltre ad una palese mancanza di fiducia verso la giustizia (se un qualsiasi cittadino, viene colto in flagranza con un quantitativo di stupefacenti identici a quelli rinvenuto al sottufficiale, per i domiciliari forse ci passa scortato solo due minuti ,giusto per mettere in velocità dentro un borsone, pochi effetti personali, per esser subito spedito in carcere) che evidenziano con questo provvedimento (e non si son nemmeno potute leggere da qualche parte, le motivazioni allo stesso), l'adozione di due pesi..due misure, c'e' anche il rischio che voi militari, possiate esser rivestiti da opinioni poco edificanti, proprio perchè considerati una sorta di privilegiati, sotto l'aspetto giuridico, quando invece, in episodi come questo, dovrebbe emergere l'aspetto dell'aggravante. E il fatto che sui Blog dei carabinieri non vi siano notizie, non è che aiuti ad accrescerne la fiducia. Non la sminuirà molto… ma non è comunque un buon segno.

    Ovviamente è giusto attendere altre notizie, sviluppi e dichiarazioni sulle indagini in corso, per farsi poi un'idea precisa del tutto… certo è però che la gente chiede continuamente risposte, forse perchè ha avuto l'impressione che in questa brutta e grave faccenda, si sia partiti col piede sbagliato…

    saluti

  50. aggiornamento del 11/08/2011

    Interrogatorio ieri mattina, a sorpresa, davanti al Gip di Pordenone, Piera Binotto, per Demetrio Condello, il sottufficiale a capo del Norm della Compagnia dei carabinieri di Tolmezzo, accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio e di concussione, che attualmente si trova agli arresti domiciliari, in provincia di Pordenone, nell’abitazione di un parente. La decisione del nuovo interrogatorio è stata presa dal Gip di Tolmezzo, Lorenzo Massarelli, che sabato scorso aveva convocato per lo stesso motivo il sottufficiale. Questi però aveva deciso di non presentarsi all’udienza. Da qui, appunto, la richiesta di rogatoria. Ieri, dunque, il nuovo interrogatorio al quale però, stando alle prime indiscrezioni, il Condello avrebbe preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Uno dei suoi legali, l’avvocato Davide Zignani, non ha neppure anticipato se avanzerà richiesta al Tribunale del riesame per ottenere un’attenuazione delle misure cautelari. «No – ha commentato il legale – non posso anticipare nulla, vista la delicatezza delle indagini».

  51. Buongiorno a tutti, sono a conoscenza dei fatti molto approfonditamente. Colui che era il regista della cosa è il tal Gianblanco Silvio, Il Condello Demetrio era  purtroppo la parte debole del gioco. Tutti e 2 comunque sono peggio di 2 delinquenti, perchè sfruttavano la divisa dell Arma per poi delinquere. In galera tutti e 2, questo è quello che si meritano. Il pusher che li ha fatti mettere nei guai, era stato arrestato proprio da loro 2 l anno scorso……….quante ombre ci sono negli arresti operati da questi due Carabinieri, tanti falsi, e tanti sequestri fittizzi…VERGOGNA!!!!!

  52. aggiornamento del 14/08/2011

    Trovata Droga nella Caserma di Buia

    di Luana de Francisco

    Dopo la perquisizione della settimana scorsa alla caserma di Tolmezzo, giovedì è toccato alla stazione dei carabinieri di Buja essere passata al setaccio dagli agenti della Squadra mobile di Udine, nell’ambito dell’inchiesta della Procura del capoluogo carnico, che vede il luogotenente Demetrio Condello e il brigadiere Silvio Gianblanco – il primo agli arresti domiciliari, il secondo soltanto indagato – accusati delle ipotesi di reato di concussione e detenzione di droga ai fini di spaccio. È lì, in una stanza della caserma di Buja, infatti, che i militari del Norm di Tolmezzo, del quale Condello era capo, si recano per svolgere le proprie attività d’indagine, in occasione di operazioni che interessano la porzione a sud del territorio di competenza. Compreso, dunque, il comprensorio di Osoppo, ossia l’area nella quale, fino a due anni fa, si teneva il Rototom Sunsplash. Ed è lì che gli uomini della Questura, guidati dal dirigente Massimiliano Ortolan, hanno trovato un certo quantitativo – si parla di volumi comunque modesti – di cocaina, che gli inquirenti ritengono risalente a un’attività svolta dal Nucleo operativo tra il 2007 e il 2008. Un rinvenimento anomalo, secondo gli investigatori, visto che la sostanza stupefacente è un tipo di reperto che, di norma, va custodito in altro luogo (l’ufficio “corpi di reato” del tribunale), in attesa di essere inviato ai laboratori, per l’analisi del principio attivo. Informati sull’esito della perquisizione, il procuratore capo di Tolmezzo, Giancarlo Buonocore, e il suo sostituto, Luca Olivotto, titolari del fascicolo, hanno rinviato qualsiasi conclusione alla ricostruzione che, di quell’operazione, sarà possibile effettuare anche alla luce delle verifiche documentali avviate dalla stessa Mobile sul carteggio ad esso relativo. L’obiettivo è verificare la gestione di tutti i sequestri di droga eseguiti dal sottufficiale e dal suo brigadiere, entrambi impegnati, in particolare, proprio nel contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Se, da un lato, il ritrovamento di un certo quantitativo di cocaina può essere imputato a un’incuria nelle modalità di custodia del reperto, dall’altro potrebbe anche rappresentare un elemento di prova rispetto alle accuse ipotizzate dalla magistratura inquirente. La tesi al vaglio della Procura è che Condello e Gianblanco, d’accordo con uno o più “pusher” locali, abbiano abusato della propria posizione, per entrare in possesso di una parte dei proventi della vendita della sostanza stupefacente. Ed era stato proprio grazie a un incontro organizzato con uno spacciatore e loro presunto informatore che, il 2 agosto, la polizia era riuscita a incastrare l’ex capo del Norm. Condello, che qualche giorno prima gli aveva ceduto circa 40 grammi di cocaina e oltre 7 etti di hascisc, si era presentato all’appuntamento per ottenere il corrispettivo in denaro. Nell’interrogatorio di garanzia di mercoledì scorso davanti al Gip di Pordenone, Piera Binotto, il luogotenente – che è ristretto nella Destra Tagliamento, a casa di una parente, e nei confronti del quale in questi giorni è scattata la sospensione dal servizio da parte del Comando Regione dei Cc – aveva ribadito quanto già ammesso il giorno dell’arresto, confermando la propria responsabilità, spiegando di averlo fatto per problemi economici e negando l’esistenza di episodi precedenti.

  53. Aggiornamento del 17/08/2011

    di Luana de Francisco dal MV di oggi

    Afferma di non avere alcun interesse a speculare sulle vicende altrui e si dice anzi dispiaciuto di quanto avvenuto all’ex comandante del Norm di Tolmezzo, Demetrio Condello, e al suo collega brigadiere, Silvio Gianblanco, il primo agli arresti domiciliari e il secondo soltanto indagato per le ipotesi di reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, concussione e peculato. Ma questo non gli impedisce di insistere sull’«incongruenza», così la definisce, nella quale i due militari e l’intero loro operato – o, almeno, la parte volta a contrastare il traffico di droga – sarebbero caduti. Da Benicassim, sulla costa meridionale della Spagna, dove da domani prenderà il via il 18° Rototom Sunsplash – ma i primi concerti cominceranno ad animare le strade già stasera -, Filippo Giunta, presidente del festival reggae costretto a emigrare dal parco del Rivellino di Osoppo due anni fa, a seguito dell’inchiesta della Procura di Tolmezzo che lo accusa di agevolazione di uso di sostanze stupefacenti, commenta così il terremoto abbattutosi sulla caserma del capoluogo carnico. «Sono rammaricato – dice Giunta -, perchè sto sempre dalla parte di chi sbaglia, soprattutto se si pente. Ma non intendo legare la mia vicenda a questa inchiesta. Tuttavia, colpisce che proprio coloro che si dimostrarono intolleranti nei confronti di ragazzini colpevoli soltanto di avere fumato qualche spinello, in realtà erano gli stessi che vendevano la droga. Loro, che con sfoggio di moralismo – continua -, non esitarono ad accanirsi e perseguitare il nostro festival, ora si ritrovano a dover rispondere di accuse ben più gravi». Eppure, non è da loro che Giunta, in questo momento, chiede e pretende “giustizia”. Nel mirino dei suoi legali rischia di finire invece il coordinatore regionale del Fli, Paolo Ciani. «Sono stufo delle sue esternazioni – sbotta Giunta -. Concordo quando, dalle colonne del “Messaggero Veneto”, esprime piena solidarietà all’Arma e circoscrive l’episodio a qualche “mela marcia”. Ma mi chiedo come si permetta, proprio lui che non saltava un’edizione, peraltro entrando sempre gratis, a definire il Sunsplash “un luogo di spaccio travestito da festival”. Se esistono gli estremi, lo querelerò per diffamazione».

  54. Beh è risaputo che le quantità  di stupefacente sequestrate e dichiarate sono quasi sempre minori rispetto alle quantità effettive e questo fa comodo ad entrambe le parti .  Ritengo probabile che la pratica sia molto più diffusa di quanto la gente si immagini . Mi pare assurdo stupirsi più di tanto… giustificarsi attribuendolo a qualche mela marcia è pura formalità . 

  55. Solidarieta' ai colleghi onesti che ora si vergognano a mostrarsi in paese, e sui quali pesera' il sospetto che per colpa di pochi, si porteranno dietro per molti anni.
    Un saluto a tutti i CC, resistete e abbiate fede, che la verita' verra' a galla.

  56. Diciamolo che è grazie a gente come lui che Osoppo e un po' tutta l' Italia ha perso il Rototom per gente come lui, e poi cosa scopri…ma vaff°#@§*o va, che schifo…

  57. Basta ipocrisie! Al Rototom in Spagna vi è stato un aumento dei reati sull'ordine del 91,7 % rispetto al primo anno, un crescendo che ricorda molto quanto successo negli anni scorsi ad Osoppo. Non credete? Guardate i siti del El Pais e EL Mundo. 

  58. scusa, per reati intendi gente che fuma canne? perchè altri reati in tanti anni di rototom non ne ho visti…e comunque fossero quelli i problemi più grossi saremmo quasi a posto

  59. La Guardia Civil durante il Sunsplash spagnolo ha arrestato 38 persone di cui 23 per spaccio droga e sanzionato 426 persone per detenzione e consumo di stupefacenti, 11 per infrazioni detenzione armi, 3 per disobbedienza all'autorità, 5 per ordine pubblico. Volete continuare a chiamarlo festival di musica? Complimenti!!!!!

  60. aggiornamento del 13/09/2011

    Un altro interrogatorio a microfoni spenti. E non soltanto perchè le bocche degli inquirenti continuano a restare rigorosamente cucite. Comparso ieri pomeriggio davanti al procuratore di Tolmezzo, Giancarlo Buonocore, e al suo sostituto, Luca Olivotto, titolari dell’inchiesta che lo vedono accusato delle ipotesi di reato di concussione, detenzione di droga ai fini di spaccio e peculato, il luogotenente dei carabinieri Demetrio Condello si sarebbe di nuovo avvalso della facoltà di non rispondere. Questo, almeno, è ciò che è trapelato, al termine del breve “faccia a faccia” tenuto negli uffici della Questura di Pordenone, provincia nella quale l’ex capo del Norm di Tolmezzo si trova, ristretto ai domiciliari in casa di un parente, dall’inizio di agosto. Di più neppure i legali che lo assistono, avvocati Davide Zignani e Nicola Cannone, hanno lasciato intendere. «Vista la delicatezza della vicenda – si sono limitati ad affermare – non intendiamo rilasciare alcuna dichiarazione». Una linea, quella scelta dai difensori, coerente con l’atteggiamento tenuto dallo stesso indagato, a sua volta deciso a non aggiungere una sola parola alle poche ammissioni di responsabilità fatte subito dopo l’arresto in flagranza – compiuto dagli agenti della Mobile di Udine, durante l’incontro con il pusher al quale il comandante aveva ceduto della droga e che gli stava versando il corrispettivo in denaro -, davanti ai magistrati e poi, di nuovo, di fronte al Gip di Pordenone. L’inchiesta – che vede indagato anche il brigadiere Silvio Gianblanco – potrebbe ora essere prossima alla conclusione. «Abbiamo effettuato parecchi accertamenti – ha detto il procuratore Buonocore – e siamo a buon punto». Tra le ipotesi, non è esclusa la richiesta del giudizio immediato.

  61. aggiornamento del 14/09/2011

    Dopo il “fallito” interrogatorio nel quale il luogotenente Condello ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, l’inchiesta sul caso di droga che coinvolge anche l’ex comandante del Norm dei Cc è alle battute conclusive. Come si è riferito ieri, a breve infatti il procuratore Giancarlo Buonocore e il sostituto Luca Olivotto potrebbero firmare la richiesta al Gip di giudizio immediato. È una scelta processuale che la procura decide quando – come si dice in gergo – si è in presenza dell’evidenza della prova. Evidentemente i magistrati inquirenti hanno cercato di conoscere la verità di Condello attraverso l’interrogatorio, ma per due volte il carabiniere ha scelto la linea difensiva del silenzio. Proprio ieri, all’indomani del “fallito” confronto con i Pm, il dirigente della Squadra mobile di Udine che conduce l’inchiesta, Massimiliano Ortolan, ha avuto con gli uomini della sezione antidroga un nuovo incontro info-investigativo alla procura di Tolmezzo. Si stanno valutando gli ultimi elementi prima di decidere come chiudere un’inchiesta che ha portato il luogotenente Condello agli arresti domiciliari con le ipotesi d’accusa di detenzione di droga a fini di cessione oltre che delle altre due ipotesi di concussione e peculato. Anche ieri, all’esito dell’interrogatorio che si è tenuto in questura a Pordenone – perché Condello è ai domiciliari in quella provincia – i suoi difensori, gli avvocati Davide Zignani e Nicola Cannone, hanno detto che, «vista la delicatezza della vicenda non intendiamo rilasciare alcuna dichiarazione». Com’è noto, l’inchiesta vede indagato anche il brigadiere Silvio Gianblanco. La richiesta di giudizio immediato seguirà la strada del processo “diretto” in dibattimento, almeno che gli indagati non chiedano il rito alternativo: soltanto allora l’udienza sarà celebrata davanti al Giudice per le indagini preliminari, però senza la sfilata dei testimoni e sulle carte raccolte dalle parti.

  62. scavate,scavate,nel passato di tutti e due ,e altri che lo sapevano, il fatto che non risponde al pm e tutta una tattica,altrimenti emergono altri scheletri,e altre persone. punite anche a chi non credeva,e proteggeva solo perche indossava una divisa,

  63. aggiornamento del 17/09/2011

    di Guido Surza

    Si aggrava la posizione del luogotenente dei Cc Demetrio Condello che da circa un mese e mezzo era agli arresti domiciliari: ieri gli è stata notificata un’altra ordinanza di custodia cautelare, stavolta in carcere. Nella serata, dopo una perquisizione nell’abitazione dei parenti a Pordenone, dove si trovava ristretto ai domiciliari, è stato trasferito al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. L’aggravamento della posizione dell’ex comandante del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Tolmezzo è stato motivato perché sussiste il cosiddetto pericolo di inquinamento delle prove. Questa è una conseguenza della provata violazione del contenuto della misura cautelare, nella parte in cui si indicava d’essere sottoposti anche al divieto di avere colloqui con persone diverse dai conviventi. Su richiesta della procura di Tolmezzo – il Pm Luca Olivotto e il procuratore Giancarlo Buonocore – il Giudice per le indagini preliminari Lorenzo Massarelli ha firmato l’ordinanza che ieri è stata eseguita dagli agenti della Squadra mobile della questura di Udine, unitamente ad alcuni colleghi di Pordenone. Per questioni di opportunità – in sintesi, per evitare che Condello potesse incontrare in carcere persone da lui arrestate – la procura ha anche chiesto il carcere militare, l’unico rimasto in Italia, quello appunto vicino a Caserta. Dunque Condello ha parlato della sua indagine con qualcuno. «Con qualcuno che di certo non era il postino», ha spiegato ieri uno degli investigatori. Da qui la potenzialità dell’inquinamento probatorio che ha portato all’aggravamento della misura cautelare. Il 50enne luogotenente Condello è accusato di cinque ipotesi di reato: detenzione di sostanze stupefacenti (un congruo quantitativo di hascisc e cocaina), cessione, falso sui verbali di distruzione delle sostanze e poi le due ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione, la concussione e il peculato che sono appunto legati alla qualifica assunta da Condello specie dopo essere entrato in possesso della droga sequestrata. Finora nell’inchiesta è finito soltanto un episodio di cessione di droga: quello avvenuto il giorno in cui, a inizio agosto, il carabiniere è stato arrestato. Per quanto riguarda l’ipotesi di falso, le indagini della Squadra mobile sono ancora in corso per capire quanti episodi sono da contestare in relazione ai verbali di… “omessa” distruzione della droga sequestrata. Come si è già ampiamente riferito, negli interrogatori che sono seguiti nel corso delle indagini – l’ultimo pochi giorni fa – Condello si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere. A questo punto, al di là dell’aggravamento della misura cautelare, l’inchiesta sembra davvero al capolinea.

  64. Aggiornamento del 04/010/2011

    Un maresciallo dei carabinieri è indagato per l’ipotesi di rivelazione del segreto d’ufficio per aver parlato con un diretto superiore. È questa la tesi investigativa che ha portato la procura della repubblica di Tolmezzo a emettere un’informazione di garanzia nei confronti d’un sottufficiale che si è occupato con i suoi colleghi delle inchieste antidroga dei carabinieri. La posizione di questo maresciallo è distinta e non ha collegamenti investigativi con l’altra (delicatissima) inchiesta che la procura tolmezzina sta seguendo dopo aver indagato – e fatto arrestare – anche l’ex comandante del Norm, il luogotenente Demetrio Condello. Dalle indagini degli agenti della Squadra mobile della questura di Udine è però emerso – attraverso le intercettazioni telefoniche – che il maresciallo ha parlato con un suo diretto superiore – un ufficiale dell’Arma – dopo essere stato “sentito” in qualità di testimone in merito agli atti da lui redatti nelle inchieste per droga e finiti al centro dell’indagine su Condello. In altre parole, questo maresciallo ha detto all’ufficiale che era stato interrogato in merito alle proprie annotazioni di servizio scritte in passato dopo le verifiche effettuate sui reperti di droga sequestrati. Il problema per il maresciallo è che tutti i verbali di sommarie informazioni dell’inchiesta Condello sono stati secretati. Da qui l’ipotesi investigativa che però necessita di totali verifiche, perché già risulta che il maresciallo ha riferito non il contenuto del suo interrogatorio, ma soltanto il fatto storico di essere stato sentito in merito all’indagine su Condello. In altre parole, non ci sono stati contatti fra questo carabiniere né con Condello né con l’altro collega indagato per droga.

  65. aggiornamento del 04/10/2011

    Si allarga l'inchiesta della Procura di Tolmezzo. Il nome di un terzo carabiniere del Norm della compagnia carabinieri del capoluogo carnico è stato iscritto nel registro degli indagati, dopo quelli del luogotenente Demetrio Condello, capo del Norm della compagnia carabinieri del capoluogo carnico, e del brigadiere dello stesso nucleo, accusati di detenzione di droga per fini di spaccio e concussione. A finire sotto inchiesta, in questi giorni, è stato l'ex assistente del Procuratore capo Giancarlo Buonocore, tornato ormai da qualche settimana in servizio alla compagnia carabinieri proprio per motivi di opportunità. "Rivelazione dei segreti", l'accusa che gli viene contestata nell'avviso di garanzia notificatogli in questi giorni. Evidentemente, secondo l'accusa, il militare dell'Arma avrebbe divulgato alcuni dettagli delle indagini a chi non avrebbe dovuto saperne nulla. Il riserbo di inquirenti e investigatori sul punto, però, è massimo, vista anche la delicatezza delle indagini.
          Nel frattempo proprio ieri mattina, in tribunale a Tolmezzo, davanti al gip Lorenzo Massarelli, si è tenuta l'udienza in merito all'opposizione fatta dalla difesa di Condello al decreto della Procura carnica di ritardato deposito dell'interrogatorio a cui il sottufficiale era stato sottoposto a Pordenone. In aula gli avvocati Davide Zignani e Nicola Cannone si sono fatti sostituire da un collega che si è riportato al ricorso già presentato dai due legali. Era presente invece personalmente il Procuratore capo, Giancarlo Buonocore, che coordina le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Udine e dal commissariato di polizia di Tolmezzo. Il gip Massarelli si è riservato la decisione. Condello è ancora rinchiuso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Resta in attesa dell'udienza fissata al 13 ottobre davanti al Tribunale del Riesame di Trieste per discutere l'appello fatto dai suoi legali contro l'aggravamento della misura dai domiciliari al carcere. Secondo i legali dell'indagato, infatti, non vi sarebbero i presupposti per l'aggravamento della misura, né vi sarebbero state violazioni delle prescrizioni dei domiciliari.

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