Tolmezzo: caso Condello, ora parte anche inchiesta della Corte dei Conti per danno all’immagine


di Elena Viotto

Nuova inchiesta a carico di Demetrio Condello, il sottufficiale a capo del Norm della Compagnia dei carabinieri di Tolmezzo, accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio e concussione. Dopo la magistratura ordinaria, anche quella contabile indaga sul suo caso. Il Procuratore generale della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia, Maurizio Zappatori, ha infatti avviato un'inchiesta, parallela a quella penale, a carico dello stesso Condello.
      Danno erariale l'ipotesi in contestazione, per il danno all'immagine dell'Arma dei carabinieri che il militare avrebbe arrecato con la vicenda balzata agli onori della cronaca ai primi di agosto con l'arresto da parte della polizia del militare  dell'Arma, subito messo ai domiciliari, con accuse pesantissime. La Procura contabile non ha però ancora calcolato il possibile ammontare del danno erariale. La quantificazione della somma che potrebbe venire richiesta all'ufficiale dell'Arma a titolo di danno è ancora prematura. Prima, infatti, bisognerà attendere l'esito dell'inchiesta ordinaria, almeno nel suo primo grado di giudizio.<br />
      Sul fronte penale, intanto, le indagini, coordinate dal Procuratore capo di Tolmezzo, Giancarlo Buonocore, proseguono senza grosso clamore, dopo quello suscitato dalle notizie dell'arresto di Condello e della perquisizione eseguita nella caserma dei carabinieri di Buja, in una stanza usata dai Norm come punto d'appoggio per le operazioni sulla porzione più a sud del territorio di competenza. Continuano, intanto, gli accertamenti sulla natura degli stupefacenti sequestrati al militare, che risulta indagato insieme a un brigadiere del suo stesso nucleo, toccato dall'inchiesta con le medesime accuse, ma sempre a piede libero.
      In particolare gli accertamenti, alcuni dei quali affidati a un consulente, puntano a stabilire se la sostanza sequestrata sia riconducibile alla droga di determinate operazioni svolte dal capo dei Norm sul territorio. Nel frattempo inquirenti e investigatori stanno ascoltando e valutando anche le dichiarazioni di altri testimoni, alla ricerca di ulteriori riscontri agli elementi a carico già raccolti. Condello, intanto, è ancora agli arresti domiciliari presso l'abitazione di parenti a Pordenone.
      Difeso dagli avvocati Davide Zignani e Nicola Cannone, non ha fatto alcuna istanza di revoca della misura cautelare.