Tolmezzo: con l’aiuto di 4 detenuti riqualificata la Torre Picotta

di Tanja Ariis

Il Comune continua la riqualificazione ambientale di Prà Castello e Picotta, polmone verde a pochi passi dal centro storico, e riscopre anche il giardino botanico con l’unica sequoia rimasta in città. La passeggiata panoramica più bella della città riconquista il suo ruolo. Dopo la prima “trance” di lavori in autunno, con un intervento di taglio selettivo e potatura del bosco per ricondurre il più possibile Prà Castello alla sua destinazione originaria di prato stabile, si è conclusa anche la seconda fase di lavori nell’ambito più a monte di Prà Castello, tra il “giardino botanico” e la cima della Picotta. Gli interventi, fortemente voluti dall’assessore comunale Valter Marcon e condivisi con gli assessori Gianalberto Riolino e Ivan Pascolo, vanno ad integrarsi con i lavori di riqualificazione dell’ambito dell’ex colonia, con i suoi scavi archeologici, e quelli di prossima ripresa a cura della Comunità Montana della Carnia di completamento del sito della Torre Picotta. «Anche questa seconda fase di lavori- spiega Marcon – è stata possibile grazie all’intervento del Servizio delle manutenzioni del territorio montano di Tolmezzo, coordinato dall’ingegnere Andrea Bonanni assieme alla guardia boschiva comunale, a cui vanno i miei ringraziamenti. Un plauso va alla squadra che si è adoperata in questi quasi due mesi di lavori, costituita da due effettivi del Servizio e 4 detenuti della Casa circondariale, coordinati dal caposquadra: con grande passione e fatica, visto l’ambito particolarmente scosceso, ha svolto un importante lavoro di riqualificazione della vegetazione provvedendo al taglio selettivo delle piante malate, alla manutenzione degli scalini e delle canalette del sentiero, valorizzando con opere di ingegneria naturalistica il “giardino botanico” risalente al 1936 dove rimane traccia dell’ultima sequoia presente sul nostro territorio». Prima di tali interventi il Comune aveva provveduto al taglio di alcuni grossi alberi malati e incombenti, per eliminare il carico su un versante molto scosceso e preparare l’ambito in sicurezza per i lavori di manutenzione ora conclusi. Attraverso la guardia boschiva comunale poi il Comune ha accolto 12 richieste di cittadini, per altrettanti lotti boschivi per uso familiare, da “tagliare” con la prossima luna di agosto, nel versante più a monte di Prà Castello, ma facilmente accessibile: un contributo all’economia familiare dei richiedenti e per salvare dal bosco Prà Castello, «ambito troppo importante – dice Marcon – per il nostro paese, purtroppo sottovalutato negli ultimi anni».