Tolmezzo: (doveva essere) “Guida sicura” ora la pista fa discutere

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di Tanja Ariis.

«Troppi rumori dalla pista di Tolmezzo? Allora la si riservi alla guida sicura, ma l’impianto va completato perché manca di diverse dotazioni». Lo dice Alessandro Prodorutti, presidente di Carnia Racing, associazione sportiva che ha gestito fino a un anno fa l’impianto e che conosce fin troppo bene le proteste che anche oggi, con l’attuale gestione, continuano e anzi aumentano a causa dei rumori causati dall’attività in pista. Prodorutti allarga le braccia e dice: «E allora si chiuda la pista alle attività sportive e si faccia solo guida sicura, ma allora servono un impianto di illuminazione, un impianto di irrigazione (l’acqua serve per le manovre di sicurezza e per tutto), in un’area ad hoc superfici ad aderenza differenziata, cioè realizzate con asfalti e vernici particolari per simulare lastre di ghiaccio o fondo bagnato sulla strada, una reception e i bagni. Lì c’è solo la pista e basta. I bagni noi li avevamo dovuti noleggiare e per le superfici avevamo provveduto con tappeti ad hoc, ma se una pista deve essere di guida sicura, certe cose le deve avere. Inoltre se a Lavariano realizzeranno l’impianto di cui si parla, poi a Tolmezzo ci pianti gli alberi perché là ci sarà tutto ciò che qui manca. Trasformino quella di Tolmezzo in una pista di guida sicura, completandola, lasciando a Lavariano la parte sportiva. Ma allora va anche abbassato l’affitto che il Comune di Tolmezzo chiede al gestore. A noi chiedeva quasi 22 mila euro l’anno». Carnia Racing fa ancora corsi di guida sicura alla pista tolmezzina:nel 2014 ne ha fatti cinque e ha lavorato molto con Comuni dell’Udinese e imprese friulane, nulla con i Comuni carnici: «Ho fatto corsi a tutti – dice Prodorutti – tranne che ai carnici, a parte qualche ragazzo. Dalla Carnia la risposta è zero sui corsi di guida sicura». Le parole di Prodorutti sorprendono, perché ogni volta che in Carnia un giovane muore in un incidente stradale si assiste alla gara delle buone intenzioni tra le istituzioni (specie dai Comuni), ma poi tutti si volatilizzano. In Trentino e Lombardia alcuni anni fa con progetti regionali hanno portato tutti i ragazzi patentati a fare un corso di guida sicura in piste così. «Lì – dice Prodorutti – hanno investito per formare i ragazzi. Basta copiare. Tanti in situazioni di emergenza (come un ostacolo improvviso) non sanno che fare e come si comporta il veicolo. Tanti non sanno gestire la macchina in frenata». Carnia Racing organizza anche corsi di guida sportiva e dal 2013 ha una propria scuderia piloti. Dal 16 al 24 gennaio organizza il 6º corso co-piloti che insegna l’abc di una gara di rally (le iscrizioni sono possibili fino a metà gennaio, per info [email protected]). Il migliore del corso vince una gara con un pilota Carnia Racing.