Tolmezzo: Elisa Del Fabbro, le auto con il siero nel motore

David Zanirato dal Gazzettino di oggi

Produrre biocarburante a partire dal siero del latte. Ad aver lavorato sull’innovativo progetto che trova fondamenta presso l’Università egli Studi di Pavia c’è anche la studentessa 22enne tolmezzina Elisa Del Fabbro, premiata con la medaglia d’oro nel novembre scorso assieme ai suoi 10 compagni di laboratorio, nientepopodimeno che al Mit di Boston durante la iGEM 2009 (International Genetically Engineered Machine), la student competition planetaria sulla biologia sintetica. Su 103 progetti presentati da parte di tutte le Università del mondo, la giuria internazionale ha assegnato circa 40 ori, 20 argenti e 24 bronzi. Oltre alla medaglia d’oro, il progetto pavese coordinato dal professor Paolo Magni ha ricevuto un premio speciale della giuria come miglior progetto in assoluto dell’area “cibo o energia” food or energy. <br />
      «Un’avventura incredibile ed emozionante – racconta Elisa, ritornata a Tolmezzo per le feste natalizie – la coronazione di un lavoro molto impegnativo ma appassionante che ci ha coinvolto durante tutto l’anno accademico; in sostanza abbiamo affrontato la progettazione e ingegnerizzazione di un batterio capace di produrre etanolo (un biocarburante) a partire dal siero del latte, derivante dalla produzione dei prodotti caseari. Il siero del latte è uno scarto derivato dalla produzione di formaggi e altri prodotti di caseificio ed è classificato come “rifiuto speciale”, difficilmente smaltibile quindi dalle industrie del settore che in Italia non ha mai trovato delle metodologie di valorizzazione». «Una possibile soluzione – aggiunge Elisa – è quella di convertire il lattosio, uno zucchero, in etanolo ad alta efficienza, attualmente utilizzato come biocarburante in molti paesi europei. La nostra è un’alternativa perché vuole fare di un rifiuto una risorsa». Il progetto ora è in fase di ottimizzazione e sono numerose le società interessate al brevetto.