Tolmezzo: il Consiglio comunale vota con la minoranza, la Regione ripensi la politica sanitaria

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(t.a. dal MV di oggo9

Il Consiglio comunale approva all’unanimità la mozione presentata dall’opposizione contro le linee stabilite dalla Regione per la gestione 2014 del servizio sanitario. Sia opposizione che maggioranza le ritengono inique per l’Alto Friuli e propongono di scendere in piazza contro la crescente penalizzazione della montagna su vari temi. Tra pesante calo di risorse(-6 milioni di euro) destinate all’Ass3, che riceve meno di ogni altra azienda sanitaria in Fvg e criteri che non considerano minimamente il contesto montano (l’aggregazione di 15-20 medici di base in montagna è utopia e il criterio della popolazione pesata su area vasta penalizza due volte la montagna) è una frittata. Ciò non fa ben sperare per gli ospedali di Tolmezzo e Gemona. «Il rischio – afferma Cristiana Gallizia (Indipendenti) – è ritrovarci con due mezzi ospedali, a rischio non domani, ma dopodomani». Per Andrea Plazzotta (Pd) le richieste alla Regione di rivedere alcuni aspetti sono più che giustificate: in questa zona montana la mortalità media è più precoce di due anni rispetto ad un cittadino di Udine, quella per cancro è molto superiore alla media regionale, come pure quella per malattie cardiovascolari. Critiche sono state rivolte alla presidente della Regione, Debora Serracchiani: «Il nostro territorio – secondo Venanzio Manfreda (Pd) – ha bisogno di un’attenzione generale. Forse è arrivato il momento di responsabilizzare la presidente che ha detto che della montagna si interessa lei». Per Stefano Nonino (La Sinistra per Tolmezzo) a Serracchiani va ricordata la sua delega alla montagna mentre è chiaro che le linee di gestione 2014 sono state partorite dagli uffici regionali, senza alcuna scelta politica. Per lui ciò che in Alto Friuli si chiede è «razionalissimo» e se non lo si capisce, è ora di finirla solo con mozioni e odg: «Non dico di fare come in Val di Susa – ha detto – ma di far vedere che ci siamo stufati». Gli ha fatto eco l’assessore Aurelia Bubisutti che ha proposto di scendere tutti in piazza.