La Corte Costituzionale ha fissato l’udienza dell’ 8 ottobre 2013 per l’esame del ricorso presentato dalla Regione Friuli Venezia Giulia col quale si chiede la dichiarazione di incostituzionalità delle disposizioni legislative di revisione della geografia giudiziaria, in base alle quali il Tribunale e la Procura della Repubblica di Tolmezzo dovrebbero essere soppressi col prossimo 13 settembre 2013. A comunicarlo è il Comitato per il Tribunale di Tolmezzo
Si attende la fissazione delle udienze relative alla decisione delle analoghe questioni già rimesse alla Corte dai Tribunali Amministrativi Regionali della Basilicata, Sardegna, Lazio, Emilia Romagna, Puglia nonchè dai Tribunali di Montepulciano, Pinerolo ed Alba.
“Il numero e l’autorevolezza dei remittenti – scrive il Comitato – dimostra la fondatezza dei dubbi di costituzionalità di una riforma che il Governo si ostina a cercare di attuare per tappe forzate, nonostante siano emerse, in particolare quanto all’accorpamento del Tribunale di Tolmezzo a quello di Udine, gravi difficoltà nel reperimento di sedi adeguate ad accogliere le strutture del tribunale accorpato e delle ingenti risorse finanziarie che saranno necessarie a tale scopo, alla faccia di una riforma tesa al risparmio per la pubblica finanza. Il Comitato per il Tribunale di Tolmezzo rivolge quindi un nuovo appello a tutti i partiti alla vigilia delle elezioni affinché Governo e Parlamento intervengano in modo risolutivo per prorogare quantomeno i termini di attuazione della riforma, posto che una eventuale (e auspicata) dichiarazione di incostituzionalità ad un mese dalla soppressione di 31 Tribunali Ordinari e 220 Sezioni Distaccate creerebbe il caos istituzionale e la paralisi della Giustizia”.
Il tribunale di Tolmezzo è citato nel nostro Statuto di regione autonoma, ed un governo non può con una legge ordinaria andare contro una norma di rango costituzionale quale è uno Statuto speciale!