Tolmezzo: luci e nuovi scavi, rivive tutta l’area di Prà Castello


di Tanja Ariis

Sono imminenti nuove indagini archeologiche al castello di Tolmezzo. Sono state appena appaltate per 50 mila euro e saranno eseguite sotto la stretta sorveglianza della Soprintendenza. Forse partiranno già la prossima settimana. Oggi del castello, sede di un gastaldo patriarcale e segnalato da diversi documenti del XIII e XIV secolo, sono visibili i resti murari. Gli scavi mirano a riportare alla luce elementi strutturali dell’antico fortilizio, le sue fasi di formazione e trasformazione fino al suo abbandono e interramento. Lo studio della stratigrafia e dei reperti potrà rivelare anche il tenore di vita degli abitanti del castello. Da alcuni mesi intanto sono in corso i lavori di sistemazione e valorizzazione, per 310 mila euro, dell’area di Prà Castello, i cui terrazzamenti sono visibili da più punti del centro  di Tolmezzo, dopo l’opera di riqualificazione delle mura, di parziale ricostruzione degli elementi murari mancanti e dopo l’abbattimento delle folte chiome che li nascondevano. Il consistente intervento è particolarmente visibile di notte grazie a un’illuminazione dal basso verso l’alto a basso consumo (dopo una prima fase sperimentale sarà tarata con spegnimento a mezzanotte). L’ultimazione dei lavori, prevista prima di Natale, e gli scavi completano un percorso molto importante avviato dall’amministrazione comunale con il recupero della vicina “torre di guardia”, delle sottostanti mura trecentesche con i percorsi pedonali, della torre “Rejtembergher” e di via Cascina. «Queste recenti opere – commenta l’assessore comunale Valter Marcon – determinano un valore aggiunto per il nostro Comune nella fruizione del territorio, definendo percorsi pedonali di grande impatto non solo architettonico, con la possibilità di godere dai terrazzamenti anche di una nuova e suggestiva vista soprattutto sul centro storico. L’obiettivo futuro dell’amministrazione, fondi permettendo, sarebbe valorizzare anche il percorso da Prà Castello alla Torre Picotta, con opere di manutenzione straordinaria in sintonia con quelle eseguite più a valle».