Tolmezzo: patteggiamento per Condello, 4 anni di reclusione, multa e degradato da luogotenente a fante

Con questa sentenza si chiude una vicenda che ha tenuto banco per parecchi mesi a Tolmezzo e che pareva incontrare difficoltà perfino nello stabilire una pena per una sentenza equa. Alla fine il giudice ha stabilito quattro anni di reclusione, 18 mila euro di multa e, come pena accessoria, la rimozione, che comporta anche il fatto d’essere degradato da luogotenente a fante.

Con questa sentenza il Gup del tribunale carnico Luongo ha accolto stamane il patteggiamento dell’ex comandante del Norm dei Cc di Tolmezzo, Demetrio Condello, finito in una inchiesta per droga che lo vedeva accusato di diversi reati, anche contro la pubblica amministrazione.

La pena che inizialmente era stata concordata in 3 anni 8 mesi di reclusione non convinceva il giudice: così ieri la difesa ha proposto questo nuovo calcolo che come pena finale arriva a quattro mesi in più. Condello fu arrestato all’inizio dell’agosto dell’anno scorso. In tasca aveva 4 mila 800 euro appena ricevuti da un allora confidente al quale aveva consegnato la droga per spacciarla.

3 Risposte a “Tolmezzo: patteggiamento per Condello, 4 anni di reclusione, multa e degradato da luogotenente a fante”

  1. E il grado di fante a cosa corrisponderebbe all’interno dell’ Arma?

  2. Aggiornamento del 11/07/2012

    Surza dal MV di oggi

    Oltre alla pena detentiva (4 anni di reclusione) e a quella pecuniaria (18 mila euro), Condello ha patteggiato anche la pena accessoria: la rimozione dal servizio. È previsto dall’articolo 33 del Codice penale militare di pace: Pene militari accessorie conseguenti alla condanna per delitti preveduti dalla legge penale comune. La condanna pronunciata contro militari in servizio alle armi o in congedo, per alcuni dei delitti preveduti dalla legge penale comune, oltre le pene accessorie comuni, importa (nel caso di Condello) la rimozione, ovvero la sospensione dall’impiego o dal grado. Da luogotenente, quindi, sarà degradato a fante. Dopo il deposito delle motivazioni della sentenza, la stessa passerà in giudicato: il giudice si è preso trenta giorni di tempo. È anche possibile il ricorso per Cassazione a seconda del risultato finale che si intende ottenere. Al momento, l’Arma ha soltanto sospeso dal servizio Condello, una decisione pressoché obbligata vista la sua detenzione prima al carcere militare e poi agli arresti domiciliari.

    Erano una decina le pagine che sintetizzavano il capo d’imputazione di Condello, suddivise in sei punti che a loro volta inquadravano i diversi episodi. Frastagliato il ventaglio delle ipotesi di reato, che però ruotavano tutte attorno a un teorema: Condello, in prevalenza in concorso con il brigadiere Giamblanco (per il quale c’è stato lo stralcio del procedimento), consegnava droga a un proprio confidente, ricavandone un “secondo stipendio” dalla vendita che quest’ultimo effettuava. Cocaina, hascisc, marijuana, sostanze che i carabinieri sequestravano in diverse operazioni antidroga, in prevalenza nell’ambito del Sunsplash Rototop al parco del Rivellino di Osoppo. Quindi accuse di peculato, concussione, omissione d’atti d’ufficio, violazione della pubblica custodia di cose, falso ideologico, calunnia e minaccia per costringere a commettere un reato. Il filo doppio che legava Condello a questo confidente (un cuoco del Gemonese) si spezzava il giorno dell’arresto del comandante, trovato con 4 mila 800 euro che il confidente gli aveva consegnato. «Se fai uno scherzo noi ti ammazziamo», risulta avesse detto Condello all’uomo. Dall’ottobre 2008 all’agosto 2010 erano una decina gli episodi di cessione dello stupefacente al confidente ricostruiti dall’accusa, che diventano dodici nel caso dei singoli episodi ricostruiti a posteriori dagli stessi carabinieri sui mancati depositi della droga sequestrata a persone indagate e del denaro trovato nella disponibilità degli stessi, oltre 4 mila euro. In totale, circa 700 grammi di hascisc, 46 di marijuana e 44 di cocaina, in parte trovati ancora sopra un armadio nell’ufficio di Condello e Giamblanco. Ora però, per l’ex comandante, inizieranno anche i processi in cui sarà testimone

I commenti sono chiusi.