Tolmezzo: Romano Marchetti festeggiato in Municipio per i suoi 100 anni


di Mara Vidoni e Adriano Rainis.

Il 26/01/2003 alle 16 nella Sala Consiliare del Comune di Tolmezzo si è festeggiato il centenario di Romano Marchetti. Questo signore ex combattente è un esempio lucido e vivente di come si intende la Costituzione Italiana, ne aveva parlato anche al Presidente della Repubblica in occasione della sua visita a Illegio per una mostra, consegnandole la petizione con la firma dei 44 sindaci del circondario per la salvezza del Tribunale di Tolmezzo. Oggi alla veneranda età di 100 anni ha commentato durante i festeggiamenti in suo onore che l’art. 34 della costituzione è stato violato con la riforma della geografia giudiziaria non essendo data la possibilità di una giustizia di prossimità citando anche l’art. 3 sempre della Costituzione. Ha finito il suo discorso dicendo che chi tradisce la Carnia togliendole i servizi è tradire l’Italia Costituzionale.
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di Adriano Rainis.
La festa, che l’ANPI in collaborazione col comune di Tolmezzo ha voluto tributare a Romano Marchetti per i suoi 100 anni,  è stata soprattutto un incontro fra tanti vecchi e giovani e questo uomo, a volte ruvido, ma mai chiuso. Nella sala del Consiglio comunale di Tolmezzo si sono radunate quasi duecento persone, di ogni età, che dimostrare affetto e riconoscenza all’uomo ed alla sua storia di uomo libero.Tante le istituzioni rappresentate da sindaci, consiglieri regionali, provinciali e comunali, il Presidente della Giunta regionale Renzo Tondo a rappresentare tutti i cittadini del Friuli in questo anniversario centenario del comandante partigiano Cino da Monte.L’atmosfera è stata molto semplice e di convinta partecipazione, tutti attenti alla rievocazione precisa dei percorsi di vita fatta dal prof D’Avolio, Dall’impegno politico continuo, anche nel momento della venuta di Napolitano con la consegna della petizione salva tribunale firmata dai 44 sindaci dell’AF, e gli insegnamenti critici dati ad amministratori attuali e passati. La forza del comandante partigiano Cino da Monte, attento ad unire più che dividere, per essere più forti nel momento della formazione della Libera repubblica di Carnia, è stata ricordata dal presidente provinciale dell’ANPI Federico Vincenzi ed infine Renzo Tondo che ne ha ricordato la figura morale, aspra ed attenta all’etica della politica, sempre attenta a mettere i problemi della periferia debole, come quella della montagna, in massima attenzione citando gli articoli 3 e 44 della Costituzione della Repubblica Italiana e delle reprimende avute spesso per dimenticanze che Marchetti gli faceva per scelte, a suo dire, che andavano ad impoverire e comunque ad aumentare la distanza fra cittadini della montagna e della città.Infatti nelle parole di ringraziamento, che Romano Marchetti ha rivolto all’uditorio, c’era ancora una volta una esortazione a non dimenticare la scuola di montagna ed i suoi allievi, al fine che questi potessero avere tutte le possibilità di apprendere che hanno gli alunni del restante territorio della regione.

A Seguire, gli è stato consegnato il libro biografico da parte dell’autrice Matelda Puppini e da Giovanni Spangaro Presidente Istituto friulano per la Storia del Movimento di Liberazione.

Per finire si è tenuto un rinfresco presso le sale dell’Albergo Roma.