Tolmezzo: scuola di Betania, pressing per aprirla a settembre

di Tanja Ariis

 I tempi si fanno stretti per il completamento dei lavori alla nuova scuola materna di Betania, ma l’assessore comunale all’istruzione, Mario Cuder, assicura: «stiamo facendo un forte e continuo pressing con l’impresa perché i tempi siano rispettati. Non ci sono alternative: la scuola deve assolutamente aprire a settembre. Anche se dovesse essere necessario fare un tour de force e lavorare di domenica, la scuola deve aprire». Del resto ormai le iscrizioni sono già state fatte, la scuola dell’infanzia di Illegio con il prossimo anno scolastico non riapre e se si guarda al progetto della struttura e la sua capienza si comprende come un ritardo nella sua apertura creerebbe più di qualche problema. La scuola di Betania, i cui lavori di costruzione sono partiti nel 2008 e che avrà un costo finale di 3 milioni 800 mila euro, ospiterà 4 sezioni dell’infanzia, per un totale di circa 100 alunni, e una sezione prematerna, finora ospitata a Verzegnis. La struttura è pensata non solo a servizio di Betania, ma anche come valvola di sfogo per le scuole di via De Marchi e di via della Vittoria e le altre scuole che necessiteranno di interventi agli immobili. Inoltre la sua cucina è stata progettata per la preparazione di 400 pasti al giorno, di cui 125 per la scuola di Betania e gli altri sarebbero destinati a quasi tutte le altre scuole del Circolo didattico. L’impianto geotermico e l’impianto fotovoltaico per l’autosufficienza termica sono già stati realizzati. Il secondo lotto, che prevedeva il completamento del corpo centrale del fabbricato con le aule, la centrale termica e l’impianto geotermico, è completato. Del terzo lotto, che prevedeva la cucina, lo spazio mensa e uno spazio di 72 mq destinato all’attività motoria, tipo palestra, la cucina risulta già in fase avanzata di montaggio. Per quanto riguarda l’arredo delle classi si potrà iniziare a provvedervi con la prima settimana di luglio. Intanto 200 mila euro sono stati recuperati con il ribasso d’asta e verranno impiegati per il completamento funzionale della parte impiantistica e per il cappotto di isolamento e delle aree esterne. Le perplessità, spiega l’assessore ai lavori pubblici, Valter Marcon (che conferma il pressing sui tempi sia da parte dell’Amministrazione comunale che degli uffici comunali), sono più che altro relative al completamento di alcuni lavori edili, ma vanno ultimati, dice, lasciando al massimo da terminare alcune finiture esterne che non interferiscono con la funzionalità dei locali.