Tolmezzo: si riscopre più “antica”, nuove ipotesi sulla retrodatazione della città da un gruppo di di speleologi

di Alessandro Cesare

Potrebbe essere retrodatata la nascita della città di Tolmezzo. Ad affermarlo è il presidente del Circolo “Gortani” Antonio Martini, appassionato e studioso di storia locale. Per lui la fondazione del capoluogo della Carnia potrebbe essere anticipata di qualche secolo. Nelle scorse settimane Martini ha effettuato un sopralluogo nel cantiere per la realizzazione delle nuove fognature, nei pressi del ristorante “Alla Pergola”, da dove è stato possibile visionare i canali dell’acqua che cingevano le mura tolmezzine. «Insieme a un gruppo di speleologi e con la collaborazione della direzione lavori – spiega – sono riuscito a visionare personalmente questi canali riemersi, che potrebbero consentirci di retrodatare la nascita della città. Fin’ora si è ipotizzato che l’edificazione di Tolmezzo in quanto borgo di una certa importanza, si attesti attorno all’anno mille, durante il Patriarcato di Aquileia  facendo coincidere il periodo con i primi documenti che riferiscono dell’esistenza del Castello. E’ mio parere – precisa Martini – che sia possibile retrodatare città e Castello almeno al sette-ottocento, con le mura che sarebbero state realizzate attorno all’anno mille». A confermare questa ipotesi, anche la scoperta, avvenuta una ventina di anni fa, di alcune tombe longobarde nell’area del castello. I canali riemersi durante i lavori per la costruzione delle fognature, a detta di Martini, farebbero assumere a Tolmezzo una connotazione da vera e propria città dell’acqua in epoca medioevale, con rogge, mulini e condotti disseminati lungo tutto il centro abitato. L’auspicio di Martini è che, a questo punto, oltre ad avviare una serie di studi specifici sulla fondazione di Tolmezzo, si possa realizzare quella valorizzazione dei beni riscoperti che da molti anni la comunità locale attende. «Le vecchie mura, le rogge, i canali, il castello, la Torre Picotta: tutte testimonianze – afferma il presidente del Circolo “Gortani” – che meriterebbero maggiore attenzione, costituendo un patrimonio storico non solo per la Carnia, ma per tutto il Friuli. Per questo lancio un appello a Regione e Comune, sperando che i canali sotterranei possano essere messi in evidenza con camminamenti in vetro, così come le antiche rogge, che costituiscono l’ossatura storica di Tolmezzo». Proprio nell’ambito della valorizzazione dei borghi rurali potrebbe trovare giustificazione il finanziamento della sistemazione della Tolmezzo sotterranea.