Tolmezzo: sterilizzazione sbagliata, l’ospedale dovrà mantenere il bimbo

di Guido Surza.

L’ospedale dovrà mantenere fino al compimento dei 23 anni di età il sesto figlio di una mamma che, dopo il quinto parto, aveva scelto la sterilizzazione. Un intervento sbagliato dai medici tolmezzini, per il comportamento dei quali anche la Corte d’appello ha dato ragione a questa madre. La conferma della condanna è di questi giorni. Soltanto in parte la sentenza è stata riformata, facendo partire il calcolo degli interessi dalla data del sesto parto e non da quella dell’intervento di sterilizzazione avvenuto qualche anno prima alla nascita del quinto figlio. Per il resto, come scrivono i giudici di secondo grado, la prima sentenza del tribunale carnico «merita integrale conferma». Il giudice aveva stabilito 260 euro mensili per il mantenimento del bambino, ritenendo di fissare i 23 anni di età come momento della sua possibile autonomia economica. Trentamila euro andavano anche ai genitori, a titolo di danno non patrimoniale per violazione del diritto costituzionale alla autodeterminazione della persona. Nel totale di circa 150 mila euro c’erano anche diecimila per l’invalidità temporanea della donna. A differenza della sentenza di primo grado – dove il punto fondamentale fu la valutazione del cosiddetto consenso informato firmato dalla donna prima dell’intervento, con la precisazione che esso assume valore solo in presenza d’un intervento chirurgico eseguito a perfetta regola d’arte – nell’appello proposto dall’Ass 3 Alto Friuli si sono introdotti elementi come le imprecisioni della cartella clinica e la cosiddetta prova contraria

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